Voto a Carpi, Azione sceglie di essere il partito di Simone Morelli – La Provincia – .

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Doveva essere una figura nascosta, un coordinatore impegnato in un lavoro dietro le quinte, non troppo visibile. Almeno questo è l’auspicio del candidato sindaco di Carpi del Pd Riccardo Righi che rappresenta una continuità assoluta con il sindaco uscente Alberto Bellelli che di Morelli è il nemico per eccellenza. Invece Simone Morelli si sta impossessando, anzi si è impadronita completamente della scena. Lo ha dimostrato ieri all’apertura della sede elettorale di Azione Carpi, in corso Fanti.
Con al suo fianco Matteo Richetti, l’ex vicesindaco, uscito indenne da diversi procedimenti giudiziari nel contesto di Carpigate (accesi anche dalle denunce di Bellelli), ha voluto dimostrare che a Carpi il partito di Calenda è prima di tutto il suo partito. La festa di Morelli.

Il suo è il volto affisso sulla vetrina della sede elettorale, suo è il volto sui manifesti dei partiti.

La scena è sua e solo sua durante la presentazione del quartier generale, con lo stesso deputato Richetti (uno che è abituato a riempire lui stesso la scena) a fare da comprimario.
Morelli è stato un protagonista assoluto, con un audace parallelo ha aperto i lavori citando Enzo Tortora, martire della mala giustizia con il suo ‘Dove eravamo rimasti’, ha sottolineato le differenze e le discontinuità con il consiglio uscente e ha annunciato alcuni nomi dei suoi elenco (Armando Nocera, Nico Mecugni, Vittoria Neato). Elenco di lui. E non sull’azione.

Perché Morelli è così. Al di là dei veri consensi (tutto da dimostrare alle urne), la sua figura è totalizzante, mette in ombra il resto. Sullo stesso iperattivo Paolo Zanca che lo ha scelto come leader dell’Azione di Carpi e, soprattutto, sul mite Riccardo Righi, che lo sta subendo clamorosamente. L’alleanza con Azione per il PD era evidentemente necessaria per cercare di evitare il ballottaggio, così come l’accordo con la Dc del leader nazionale Cuffaro, ma contenendo Morelli, che in caso di vittoria rivendicherà ovviamente un posto in consiglio, sarà difficile. Ne sa qualcosa l’uscente Bellelli.
Giuseppe Leonelli

 
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