Jastrzebski battuto 3-0 – .

L’Itas Trentino è campione d’Europa. Al terzo tentativo, dopo la doppia sconfitta contro Zaksa, la generazione dei “millennials” o giù di lì riporta la Champions League a Trento 13 anni dopo l’ultimo trionfo europeo, terzo della saga dei vari Juantorena e Kaziyski, per citarne solo due. I trentini hanno battuto 3-0 i polacchi dello Jastrzebski Wegiel al termine di un match molto più combattuto di quanto il punteggio finale lasci intendere. È più efficace e subisce meno falli nei momenti decisivi di una partita dai tre set decisi sempre nel finale con il tiro decisivo della squadra di Fabio Soli. L’Italia torna così sul tetto d’Europa grazie all’Itas Trentino, sei anni dopo Civitanova.

I trentini non ce l’hanno non ha mai dato l’impressione di essere in vera difficoltà, anche quando si ritrovavano a rincorrersi. Bravi i ragazzi dell’annuncio Soli accettare il confronto diretto con i polacchi che hanno lentamente perso la fiducia e Solo Fornal ci ha provato fino alla fine, mentre Patry e Szymura si scioglievano lentamente come neve al sole e Sclater non cambiava il volto del match.

Trento chiude così in bellezza una stagione che fino ad ora non aveva regalato soddisfazioni alla squadra di Fabio Soli. Oggi una grande partita da parte di tutti, da Lavia, perfetta in attacco e al servizio, a Michieletto, impeccabile dall’inizio alla fine, da Sbertoli, ancora re della sala, a Rychlicki che ha recuperato dopo un set sotto la media, da Podrascanin a Kozamernik, decisivo. con muri e attacchi, soprattutto nel terzo set, fino a Laurenzano che riesce a limitare i danni ai servizi avversari.

La squadra di Soli parte subito bene sul 4-1 ma Jastrzebski, pur non riuscendo a trovare il ritmo giusto, ridiscende, pareggio a 8. La partita si gioca punto per punto fino al 12 pari, poi passa in comando Michieletto, seguito da Podrascanin che blocca il punteggio sul 15-12. Michieletto segna l’ace che riporta i trentini avanti 17-13 ma sono i polacchi ad avere l’ultimo sussulto e sono indietro sul 17-16. A quel punto Michieletto prende il sopravvento e colpisce più volte mandando in tilt la squadra avversaria (23-18). Trento non cade nel finale e vince 25-20.

In avvio di secondo set Jastrzebski prova a spaventare l’Itas Si porta in vantaggio per 3-0 ma i trentini pareggiano e tengono a bada gli animi accesi degli avversari. Si procede punto per punto con la squadra polacca che alza il livello del servizio ma perde l’apporto dei difensori centrali, meno efficaci rispetto al primo set. Trento soffre e segna al momento giusto il break del 3-0 con Michieletto e Lavia e approfittando di alcuni errori dei polacchi (20-17). Fornal prova nel finale a riportare sotto Jastrzebski con un attacco vincente e un ace ma non basta. Michieletto con le mani tese porta Trento sul 2-0 (25-22).

Nel terzo set Trento, dopo un inizio equilibrato, ha il merito di non mollare quando i polacchi provano a prendere le distanze dall’Itas sul 13-15. Rychlicki e Kozamernik riportano in controllo i trentini, tenendo il ritmo dei campioni polacchi e poi, con una battuta monumentale di Lavia, segnano un break di 4-0 che decide il set e la partita, portandosi in vantaggio sul 23-19. Fornal è l’ultimo ad arrendersi e porta i polacchi sul 24-21 ma il l’ultimo punto è stato segnato da Marko Podrascanin che ha vinto la sua prima Champions League nell’ultima partita con la maglia del Trento. Un finale ricco di lacrime e di gioia, sia sui volti dei trentini che nel giubilo di Antalya.

Ci sono molte storie che circondano questa vittoria. I ritorni di Sbertoli e Lavia dopo gli infortuni che avevano messo a repentaglio la loro presenza ad Antalya, la prima Champions League Marko Podrascanin nell’ultima partita con la maglia del Trento ed è stato proprio il difensore centrale serbo a chiudere il match con la sua stoppata. Se ci fosse stata una direzione, non avrebbe potuto studiarla meglio. Michieletto capocannoniere con 16 punti all’Itas, 15 per Rychlicki e 11 per Lavia, allo Jastrzebski solo Fornal in doppia cifra con 19 punti, onore al polacco che ci ha creduto fino alla fine. 9 punti a testa per Szymura e Patry, entrambi deludenti

 
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