Sette pacchi contenenti quindicimila pagine di documenti riguardanti il processo diocesano di beatificazione e canonizzazione di Nino Baglieri, servo di Dio, scomparso a Modica 17 anni fa, che – come ha detto monsignor Salvatore Rumeo nell’omelia del vescovo di Noto – offrì a Dio la sua sofferenza. Parole che hanno commosso i fedeli che affollavano la Cattedrale di San Pietro a Modica. Ma non solo. La Cattedrale vide la presenza di tre vescovi (Rumeo, di Noto; Giurdanella, di Mazara del Vallo; Gisana, di Piazza Armerina; un delegato dell’arcivescovo di Palermo, Lorefice); i rappresentanti della Famiglia Salesiana; i “Volontari con Don Bosco”. Erano presenti anche quasi tutti i sacerdoti della Diocesi di Noto.
E il rito di chiusura, con l’apposizione della firma del vescovo Rumeo su ogni pacco e del sigillo di ceralacca, è avvenuto il 5 maggio, data cara a Nino Baglieri: il 5 maggio 1951 fu battezzato (appena 4 giorni dalla nascita) e il Il 5 del 1968 festeggia il suo diciassettesimo compleanno, al mare con gli amici, il giorno prima di cadere dall’impalcatura su cui stava lavorando, lasciandolo tetraplegico.
La fama di santità e di carità di Nino Baglieri si è diffusa ampiamente tra i fedeli delle Chiese siciliane, che ora vedono con speranza il cammino verso la possibile canonizzazione del Servo di Dio. Gli atti del processo sono stati raccolti e inviati alla Congregazione delle Cause dei Santi a Roma per un ulteriore esame.
l’inchiesta diocesana è stata aperta ufficialmente il 2 marzo 2014 nella cattedrale di Noto dal vescovo Antonio Staglianò. Nino divenne così “Servo di Dio”. In poco più di un decennio hanno lavorato intensamente il Tribunale nominato dal Vescovo, i Censori Teologici e la Commissione Storica.
La Commissione Storica, in particolare, ha ricercato, raccolto, studiato e presentato le molteplici fonti documentarie riguardanti la Causa: documenti personali di Nino (civili, religiosi, medici, ecc.); gli scritti – pubblicati e non – del Servo di Dio (come le Lettere e i fondamentali Quaderni-Diari scritti con la bocca); Scritti significativi del Servo di Dio e soprattutto Scritti sul Servo di Dio (dai libri agli articoli, dai ringraziamenti a tante attestazioni del bene compiuto da Nino e iniziative in suo onore). La Commissione Storica ha consegnato alla Corte plichi con oltre quindicimila pagine di scritti, oltre a una Relazione che illustra il lavoro svolto, valuta le fonti e presenta una prima biografia critica del Servo di Dio.
La Corte ha concentrato la sua attenzione ascoltando, sotto giuramento, oltre 100 testimoni: familiari, amici (compresi quelli di Nino Baglieri adolescente) e conoscenti. Il lavoro di ricerca e di esame della documentazione proseguirà in Vaticano e dovrà essere arricchito anche dalla testimonianza riguardante un miracolo.
L’evento presso la Cattedrale di San Pietro ha visto la presenza anche delle autorità civili e militari del circondario di Modica, dei parlamentari regionali, del sindaco di Modica, Maria Monisteri, e della sua giunta, oltre ai familiari di Nino Baglieri. Ora può iniziare il cammino del Servo di Dio verso altri, desiderabili onori: un cammino lungo ma al termine del quale potrebbe essere scritto il nome di “Nino Baglieri, il Santo di Modica”.
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