la rivolta contro il Consiglio di Stato – .

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Assobalneari Italia e Assobalneari Calabria, con il sostegno di FederTurismo Confindustria, annunciano un’importante assemblea in risposta alla recente sentenza del Consiglio di Stato, numero 03940/2024, che colpisce direttamente il settore balneare calabrese. L’evento si terrà giovedì 9 maggio 2024, presso il Grand Hotel Lamezia Terme, alle ore 16:00.

Hanno comunicato la loro partecipazione all’evento coordinato da Giuseppe Nucera (tra gli altri) Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari Italia, sen. MaurizioGasparri, l’On. Gian Marco Centinaio e il sen. Fausto Orsomarso. La controversa decisione, che obbliga le amministrazioni a disapplicare eventuali esenzioni fino al 31 dicembre 2024, ha scatenato una forte reazione tra gli imprenditori del settore. La sentenza, decisa dalla Sezione VII il 12 marzo e ispirata ai principi della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 20 aprile 2023, impone la necessità di una procedura competitiva per l’affidamento delle concessioni per gli stabilimenti balneari.

Per comprendere nel dettaglio l’evidente discriminazione a danno del settore balneare, importanti sono le considerazioni espresse pochi giorni fa dall’economista Stefano Fassina sull’articolo 12 della direttiva Bolkestein e le sue implicazioni. Stefano Fassina critica la Direttiva Bolkestein in particolare per il suo meccanismo di divieto che a suo parere radicalmente discriminatorio nei confronti delle piccole imprese. Secondo lui il processo non si svolge su un terreno giusto, ma su un pendio che favorisce le grandi aziende, a scapito dei piccoli gestori di stabilimenti balneari, degli operatori del mercato locale e dei tassisti.

Fassina porta come esempio la concessione di tratti di spiaggia a Jesolo alla Geox, mostrando una dimostrazione empirica di questo squilibrio. Secondo Fassina la direttiva non tiene conto delle differenze tra le aziende, trattando allo stesso modo le piccole imprese familiari e le multinazionali, il che crea concorrenza sleale. Le aziende più grandi beneficiano di risorse interne che consentono loro di accedere e valutare meglio le opportunità, mentre le piccole imprese devono affrontare costi proibitivi e la mancanza di accesso a tali informazioni.

Giuseppe Nucera, presidente di Assobalneari Calabria e imprenditore del settore turistico, esprime la frustrazione e la determinazione di un intero settore che non accetta passivamente la decisione: “la sentenza del Consiglio di Stato distrugge il lavoro e il futuro di 30mila famiglie che lavorano con passione nel settore balneare. Reagiremo con forza contro questa frase illogica e ci ritroveremo a Lamezia in una manifestazione di protesta, chiedendo al Governo una risposta forte e chiara”.

L’evento che si terrà giovedì 9 maggio vedrà la partecipazione di illustri esponenti del governo e del settore del turismo, tra cui l’Onorevole Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria, e altri rappresentanti istituzionali invitati a discutere e trovare soluzioni a questa crisi che minaccia uno dei settori trainanti dell’economia regionale. L’assemblea sarà l’occasione per gli operatori del settore di interagire direttamente con i rappresentanti istituzionali e di elaborare proposte concrete per il futuro del turismo balneare in Calabria.

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