“Una bozza di accordo Stato-Regioni sul lavoro negli spazi confinati è in Parlamento da due anni. “La strage poteva essere evitata” – BlogSicilia – .

“Una bozza di accordo Stato-Regioni sul lavoro negli spazi confinati è in Parlamento da due anni. “La strage poteva essere evitata” – BlogSicilia – .
“Una bozza di accordo Stato-Regioni sul lavoro negli spazi confinati è in Parlamento da due anni. “La strage poteva essere evitata” – BlogSicilia – .

Palermo 8 maggio 2024 – “Una bozza di accordo Stato-Regioni per regolamentare i corsi di formazione minima sulla sicurezza giace nelle aule parlamentari da quasi due anni. Tra le questioni che avrebbero dovuto essere regolamentate ci sono quelle relative alla formazione in ambienti confinati, quelle, per così dire, in cui sono morti i cinque operai di Casteldaccia”.

Lo riferiscono i segretari generali della Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo e della Fillea Cgil Sicilia Giovanni Pistorìo che hanno precisato che al momento il corso di formazione per i lavoratori che operano in ambienti sospettati di inquinamento o confinati dura 8 ore mentre nell’accordo proposto sarebbe un è previsto un aumento a 12 ore, sottolineando la necessità di una maggiore formazione per i lavoratori.

Fillea Cgil chiede ai parlamentari nazionali e alle istituzioni locali di riprendere “dai cassetti le banconote polverose e di rimuoverle con urgenza”.

“Si poteva evitare questo massacro? – è la domanda posta da Ceraulo e Pistorio – La risposta è: ovviamente sì. A patto che gli attori istituzionali in campo e la stazione appaltante avessero fatto coscienziosamente quanto si sarebbe dovuto fare. Questo massacro avrebbe potuto essere evitato se i lavoratori fossero stati adeguatamente formati, formati e protetti. Si sarebbe potuto fermare se, invece di depotenziare il Parlamento dalle sue funzioni, lisciando i capelli ad una piccola parte dell’elettorato, che mette al primo posto il profitto immediato e la rapidità di esecuzione dei lavori piuttosto che la vita di chi lavora, il governo era aperto all’ascolto, al dialogo e al confronto”.

“Al momento, infatti, sebbene la formazione specifica sia prevista dalla legge, questa potrebbe essere erogata anche da chi non dovrebbe averne diritto e non è affatto specificato il limite minimo di ore – continuano Ceraulo e Pistorio – Per questo motivo, a nostro avviso, si tratta di un omicidio di Stato, i cui leader politici sono gli stessi che siedono, ma non dialogano, ai tavoli di discussione e piangono i morti del giorno prima, per ritornare il giorno dopo a far finta di nulla accaduto”.

 
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