Al via la 23esima edizione del Festival Biblico, 15 iniziative sul tema “l’amore” – .

Al via la 23esima edizione del Festival Biblico, 15 iniziative sul tema “l’amore” – .
Al via la 23esima edizione del Festival Biblico, 15 iniziative sul tema “l’amore” – .

ROVIGO – Amore immenso, che cura e non possiede, spontaneo e incondizionato. Agape è amore del prossimo. Ed è il termine greco che nella teologia cristiana viene utilizzato per indicare l’amore di Dio per l’umanità. Questo è il tema del 20, Festival biblico che nel palinsesto rodigino, da oggi a domenica, riunisce 15 iniziative, tutte ad ingresso gratuito, in un grande evento promosso dalla diocesi di Adria e Rovigo. Nel Nuovo Testamento la radice del termine greco che indica amore, agápe, risuona 320 volte e Giovanni evangelista è l’autore che conia una straordinaria definizione di Dio: «Dio è amore». E ha tanto amato il mondo «da dare il suo Figlio unigenito». Amare significa dare, e amare come Dio ci ama, allora «anche noi dobbiamo dare la vita per i nostri fratelli». Scegliendo come tema l’agápe, quindi l’amore di Dio, quest’anno il Festival Biblico racconta un modo di vivere il mondo, a livello sociale e civile, nella concretezza delle relazioni della vita quotidiana.

IL PENSIERO
«L’obiettivo del Festival Biblico è quello di far incontrare le domande che gli uomini e le donne portano nel cuore con la Bibbia: l’agápe – spiega il vescovo di Adria e Rovigo, Pierantonio Pavanello – è il cuore della Bibbia e in tempi di conflitti e divisioni è un argomento di grande attualità in assoluto. Dobbiamo riscoprire la bellezza dell’amore che si dona agli altri”. Così anche Giovanni Bonatti, per il comitato organizzatore del Festival, afferma: «In questo periodo soprattutto, dove sembra che persone e istituzioni non trovino altro modo di incontrarsi se non quello di scontrarsi, avere un atteggiamento di gentilezza, di rispetto e di cura verso gli altri, Credo che sia indispensabile”.
La ventesima edizione a livello regionale «è un compleanno importante per questo Festival e il tema scelto, che percorre ogni pagina delle Sacre Scritture, è un concetto-idea potente nella sua essenzialità, quasi radicale per questi tempi. Parleremo dell’amore nella sua forma più profonda ed espansiva”, conferma il coordinatore dell’edizione rovighese del Festival Biblico, Daniele Pavarin.
L’edizione per i vent’anni del Festival biblico, l’undicesima a coinvolgere il Polesine, ribadisce così il “comandamento” che sintetizza ogni proposta morale del Vangelo: amarsi gli uni gli altri. COME? Incrociarsi con vite diverse e affidarsi gli uni agli altri, modellando il proprio amore a quello, infinito, di Dio e del Figlio di Dio. La sezione rovigo del Festival, poi, si caratterizza in modo originale per essere un lavoro partecipato da un comitato (composto da molte persone, soprattutto laici) che opera stabilmente tutto l’anno e che negli ultimi anni si è esteso ad alcuni centri della diocesi: nell’edizione 2024 sono Badia Polesine, Santa Maria Maddalena, Canaro, Occhiobello e Adria. Questa nuova edizione si distingue anche perché ogni evento è corredato anche da informazioni bibliografiche, collegando così gli argomenti affrontati ai riferimenti dei libri presenti anche nella rete bibliotecaria provinciale: così, dunque, «in questo momento eccezionale, e di forte riflessione, le strutture che sono sul territorio possano trasmettere con continuità i valori di cui si parlerà in questi giorni”, spiega Adriano Mazzetti, già direttore dell’Accademia dei Concordi e da alcuni anni volontario nella gestione della Biblioteca del Seminario di Rovigo.

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Il Gazzettino

 
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