La Digos continua ad indagare, mentre gli scontri tra tifosi del Genoa e della Sampdoria non si placano: per la pace i “vecchietti” dei due tifosi sono pronti a scendere in campo
La tensione tra i tifosi del Sampdoria è nato a Genova si è notevolmente aggravato nell’ultima settimana, sfociando negli episodi di piazza Alimonda, nella devastazione da parte dei tifosi rossoblù della sede della Ultras Tito Cucchiaroni e nell’attentato di Nervi di lunedì pomeriggio.
Gli incidenti hanno notevolmente aumentato la preoccupazione in città, con il Digos che sta visionando le immagini di quanto accaduto con le telecamere di videosorveglianza e ha ricostruito quanto accaduto Nervi. C’è un clima poco piacevole a Genova, con la polizia molto attenta anche alle voci – alle quali nessuno, scrive Il Secolo XIX, vuole credere – di possibili arrivi di tifosi gemellati (Marsiglia per il Genoa e Bari per la Sampdoria).
Sampdoria e Genoa, le “vecchie” dirigenti in campo per una tregua?
Sampdoria, scontri con i tifosi del Genoa: i “vecchi” dirigenti in campo per la pace?
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Tra vendette, devastazioni e voci, la priorità resta quella di interrompere un clima molto pesante, soprattutto in vista di domenica 12 maggio, quando Genova affronterà il Sassuolo a casa, con Sampdoria che non avrà impegni dopo la partita di venerdì 10 Catanzaro. Occorre uno stop e poi potrebbero scendere in campo i “vecchi”, quelli che guidavano le tribune Nord e Sud.
Nel 1989, dopo gli scontri di via Fereggiano, Fossa e Ultas Tito Cucchiaroni hanno dato vita alla cooperativa “Genova Insieme”, ma questa strada è difficile da percorrere a causa dei tanti gruppi di controllo al Nord e al Sud. Da qui l’idea di andare dai leader precedenti per cercare un accordo. Per arrivare, se non alla pace, ad una tregua per il bene di tutti, in primis della città, nella quale si vivono giorni molto difficili.
