La memoria del Vajont scolpita nel monumento a Legnano (Video) – .

La memoria del Vajont scolpita nel monumento a Legnano (Video) – .
La memoria del Vajont scolpita nel monumento a Legnano (Video) – .

L’installazione del monumento in piazza Vittorio Veneto con i sopravvissuti

Legnano – C’era anche una delegazione da È stato cantato anche Longarone, Erto e Casso e l’Inno Nazionale, Sabato mattina 11 maggio, allinaugurazione del monumento in ricordo della tragedia che colpì il territorio della diga del Vajont il 9 ottobre 1963. Quattro minuti esatti di distruzione e di morte. Duemila vittime.

La costruzione del monumento commemorativo della tragedia del Vajont è compiuto. A più di sessant’anni dal disastro che colpì il comune di Longaronein provincia di Belluno, nelle Dolomiti bellunesi, è stato collocato il monumento, in Piazza Vittorio Veneto a Legnanoun simbolico abbraccio della città di Legnano in ricordo del sacrificio e del coraggio di chi nella notte del 9 ottobre 1963 perse tutto travolto dalla frana della diga del Vajont. L’inaugurazione alla presenza del promotore dell’iniziativa Giuseppe Calini, la Presidente del Comitato Sopravvissuti Vajont Micaela Coletti con Francesco Martini, del Sindaco di Legnano Lorenzo Radice e dell’ex Sindaco Alberto Centinaio.

“Il Vajont -dicono emozionati e commossi i sopravvissuti alla tragedia Renato, Giuseppe, Gervasia e Idelma- non ha ancora insegnato nulla, anche oggi paghiamo le stragi costruite sul profitto; Una cosa però porteremo sempre nel cuore: la solidarietà degli italiani verso il nostro popolo. Questo è un bellissimo esempio di memoria che ora tocca a tutti noi tramandare”.

L’idea di creare e dare alla città di Longarone un ricordo tangibile di quanto accaduto, rendendo giustizia e memoria a chi non ce l’ha fatta, era venuta infatti in mente già tanti anni fa, una quindicina circa, quando ancora C era in ufficio. ‘era il Il sindaco Centopoi, passato a il sindaco Frato; quindi la realizzazione nero su bianco e l’idea di un progetto, così l’annuncio lo scorso aprile, con l’indicazione di un IBAN per una raccolta fondi che si è conclusa il 30 novembre 2023. Un’impresa più volte vacillata ma che oggi ha visto la luce.

Noi legnanesi saremo sempre dalla loro parte. Legnano è una città lontana ma che vuole essere amica, la solidarietà non ha confini. Oggi quest’opera è compiuta“, spiega Giuseppe Calini il quale, dopo un viaggio a Longarone, si chiese cosa avrebbe potuto fare per quelle persone.

Questa è una comunità che si muove verso un’altra comunità“, dice il sindaco Radice. “Legnano ha dimostrato di essere una città attenta che non dimentica” – continua l’ex sindaco Centinaio, evidenziando come sia anche così “un’attenzione alla natura, che ancora oggi troppo spesso viene stravolta”.

Un muro di cemento, lo stesso materiale utilizzato per la diga, a fare da sfondo. Rappresenta il passato, tutto ciò che è stato. L’acqua cade e dolcemente, col passare del tempo. Ma da quello sfondo, da quel passato, la diga emerge e resta come monito perenne. Sotto la diga i sassi originali del Monte Toc, i sassi della frana, posizionati dai sopravvissuti, qui a Legnano.

Jessica Urbani

Galleria fotografica a cura di Dario Croci

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Jessica Urbani

Nata e cresciuta a Legnano, fin da piccola si interessa alle antiche storie della sua città. Collaborando con la redazione di Sempione News potrai rendere questa passione una realtà quotidiana.

 
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