GUIDONIA – Indumenti usati, razzie con picconi nei bidoni blindati – .

La tecnica è provata.

Le due donne forzano la porta del cassonetto degli indumenti usati a Guidonia

Parcheggiano l’auto davanti ai cassonetti, come farebbe qualunque utente. Con la differenza che uno rompe la serratura con un piccone, mentre l’altro fa da “palo” assieme ad un ragazzo.

È l’ultima frontiera del crimini predatori A Guidonia Montecelio.

Per mesi due donne a bordo di una station wagon Peugeot di colore grigio lo fanno “spesa proletaria” in abiti usati direttamente dai contenitori blindati installati da Teknekola società che gestisce l’appalto per la raccolta differenziata dei rifiuti a Guidonia Montecelio.

Il bidone degli abiti usati svuotato in Largo Cornelia, in zona “Camionabile” a Guidonia

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano online della città del Nordest Tiburno.Tv, l’ultimo furto sarebbe stato scoperto lo scorso martedì 7 maggio a ampia Corneliala piazza principale del nuovo quartiere costruito sulla “Camionabile”, a Centro Guidonia.

I facchini hanno trovato una scatola vuota “La Fenice”la cooperativa sociale che effettua le pulizie due volte a settimana per conto di Tekneko raccolta permanente di indumenti usati dismessi nell’ambito di un progetto di solidarietà e integrazione sociale e recupero delle persone svantaggiate.

La stessa scena è stata registrata in altri quartieri di Guidonia Montecelio

Nelle settimane precedenti gli stessi portieri della Fenice avevano ritrovato il stessa situazione in altri container sparsi nei vari quartieri della città: non vi era più alcuna traccia di indumenti, borse, biancheria, cappelli, maglieria, coperte, scarpe e cinture lasciate dagli utenti all’interno dei sacchetti ben chiusi.

Tutto finito.

Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso l’azione dei ladri

Erano loro telecamere di videosorveglianza installate dall’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio proteggere le isole ecologiche stradali a svelare il mistero.

Dalle immagini è emerso che un ladro armato di piccone riesce a manomettere la serratura dei cassonetti e, insieme al complice, a forzare la porta.

A quel punto, con l’aiuto di un ragazzo, trasferiscono gli indumenti lasciati dagli utenti all’interno dell’auto e scompaiono.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano online del Comune del Nord Est Tiburno.Tv, l’ la stessa tipologia di furti si è verificata in tutto il territorio.

Ma c’è un caso particolare, quello di via Renato Guttuso a Pichiniil quartiere residenziale al confine con via Palombarese, dove da dicembre 2023 ad oggi il contenitore è stato sostituito 3 volte e ora lo era nuovamente costretto.

Tre denunce e un avvertimento sono stati presentati alla polizia.

Dalle immagini le due donne sembrano essere di origini romun dettaglio che apre uno scenario: il mercato nero degli abiti usati.

È noto che i capi di abbigliamento rubati dai cassonetti vengono spesso rivenduti mercatini dell’usatoalimentando un circolo vizioso di furto E raccolta differenziata quello da un lato danneggia chi dona gli abiti con intenzioni di beneficenzama d’altra parte crea a concorrenza sleale per commercianti legali e enti di beneficenza.

 
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