“Passi avanti ma mi aspettavo di più dai parlamentari” – .

Gelo. Questa settimana il professor Nuccio Mulè, da sempre impegnato nella valorizzazione del patrimonio storico della città, ha scritto ai cinque candidati a sindaco, sostenendo la necessità di ripartire dall’archeologia locale. Egli ritiene infatti che finora non sia stato fatto tutto l’essenziale. Il sindaco Lucio Greco tiene a spiegare di aver sempre seguito le indicazioni arrivate da Mulè, nel tentativo di ristabilire priorità culturali e storiche. “La lettera diffusa dal professor Nuccio Mulè mi impone di fare chiarezza su quanto fatto in questi anni dall’amministrazione che ho avuto l’onore di presiedere. Quando si dice in modo generico che la politica non ha fatto nulla riguardo alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico e archeologico non si fornisce una buona informazione perché non corrisponde al vero. Al contrario, ho sposato totalmente le battaglie intraprese dal professor Mulè, le ho condivise, le ho fatte mie e le ho rilanciate nei tavoli competenti. Nello specifico, lo scorso 9 gennaio, ho segnalato al direttore del Parco Archeologico di Gela e al soprintendente l’elenco di tutti i reperti che non sono tornati in città negli ultimi decenni, chiedendo che fossero restituiti al museo regionale. Sono oltre 900 – racconta – le scatole piene di reperti che tra il 1999 e il 2001 sono stati trasferiti al Museo di Caltanissetta dalla sovrintendenza. Un numero notevole, che non è mai tornato”. Greco ricorda le vicende legate alle strutture museali ma anche al sito di Caposoprano.

 
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