1-1, Rabiot salva la Signora – .

1-1, Rabiot salva la Signora – .
1-1, Rabiot salva la Signora – .

Juve spreca un altro match point per assicurarsi aritmeticamente la qualificazione alla prossima Champions League. Nella 36′ giornata di Serie A la squadra di Allegri, infatti, non è andato oltre l’1-1 contro la già retrocessa Salernitana e attende il risultato di Atalanta-Roma. All’Allianz Stadium nel primo tempo tiro da 0 Vlahovic è stampato sulla traversa, quindi Pierozzi (27′) sblocca la situazione con un colpo di testa e un sinistro Cambiaso colpisce il palo. Nella seconda metà il Juve reagisce, aumenta i giri e dopo un cross di Miretti pareggia il punteggio nel recupero con Rabiot (92′). Poi nel finale Di base il colpo del clamoroso ko è divorato.

LA PARTITA

Dopo quattro pareggi di fila e con Chiesa e Yildiz non al meglio, contro la Salernitana Allegri punta sull’artiglieria pesante in attacco e piazza Vlahovic e Kean al centro dell’attacco. Alle prese con tante assenze e senza più nulla da perdere in campionato, Colantuono costruisce invece densità a centrocampo e punta tutto sulla mobilità di Vignato e Tchaouna alle spalle di Ikwuemesi.

Scelte che danno più fisicità alla Juve, ma che in avvio non bastano a sfondare l’organizzazione granata. Lenta nel girare la palla, la banda di Allegri fatica a costruire con precisione in verticale, soffre le incursioni dei centrali di Basic&Co e si affida alle giocate individuali per provare a inventare qualcosa tra le linee. Da una parte Bremer chiude su Vignato e Szczesny respinge un tiro centrale di Pierozzi, dall’altra Fiorillo devia sulla traversa il sinistro di Vlahovic dal limite.

Un’occasione che dà più fiducia alla Juve e alza il baricentro bianconero, ma che non cambia affatto il tema tattico della partita. Anzi. Ingombrante a centrocampo e poco lucida nelle manovre in ampiezza, la Juve trotterella nella costruzione, pasticcia nel possesso palla e quando deve difendere, concede troppi spazi ai Granata.

Così su corner Pierozzi si tuffa da solo in area e batte di testa Szczesny sbloccando il risultato. Un tiro incornato che gela lo Stadium, allunga le squadre e illumina la partita. Ci prova il Sambia con una punizione, poi Bremer sfiora il pareggio con un gran destro da lontano, Szczesny ferma Ikwuemesi che si lancia in rete e il sinistro di Cambiaso sfiora il palo. Lampi che aumentano il ritmo del gioco e l’intensità degli scontri, ma che non bastano a salvare la Juve dai fischi al rientro negli spogliatoi.

SECONDA METÀ

Il secondo tempo si apre con l’ingresso in campo di Miretti, Iling-Junior e Chiesa al posto di McKennie, Kostic e Kean e con la Juve che prova ad aumentare i giri a sinistra e ad attaccare gli spazi con più ferocia. Dopo il via libera del VAR dopo un tocco in area di mano di Rabiot, Tchaouna chiude bene su Miretti, poi Vlahovic spreca un grande assist di Chiesa e Pirola respinge una situazione pericolosa su iniziativa di Cambiaso.

Sotto pressione, la Juve spinge e cerca le ali. Carico e ispirato, Chiesa varia su tutto il fronte offensivo e gioca la carica. Un colpo di testa di Gatti finisce alto, poi Vlahovic e Bremer non trovano palla in tuffo sul cross di Cambiaso. Da una parte Kastanos prende il posto di Ikwuemesi, dall’altra Allegri invece va all-in inserendo Milik e Yildiz al posto di Vlahovic e Rugani. Alti e offensivi, i bianconeri insistono sull’uno contro uno, accelerano i ritmi e attaccano con tanti uomini.

Milik, Chiesa e Yildiz sfidano Fiorillo, poi Miretti sbaglia la porta su cross di Iling-Junior e un destro di Legowski finisce sopra la traversa. Occasioni che illuminano la partita e infiammano il finale. A caccia del pareggio, la banda di Allegri attacca a testa bassa nei minuti finali e pareggia nei minuti di recupero con Rabiot dopo un colpo di tacco di Locatelli. Un lampo che spazza via tutti gli schemi e trasforma il finale in un continuo andirivieni. Da un lato l’ultimo a mollare è Miretti, dall’altro Basic si divora il colpo del ko in contropiede davanti a Szczesny. La Juve si salva all’ultimo minuto e aspetta Atalanta-Roma.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Rugani (31′ st Yildiz); Cambiaso, McKennie (1′ st Miretti), Locatelli, Rabiot, Kostic (1′ st Iling Jr); Kean (1′ st Chiesa), Vlahovic (31′ st Milik). A disposizione: Perin, Pinsoglio, Djalò, Nicolussi Caviglia, Alcaraz. Allenatore: Allegri.

SALERNITANA (3-4-2-1): Fiorillo; Pierozzi, Fazio, Pirola; Zanoli (45′ st Pasalidis), Coulibaly, Base, Sambia (45′ st Pellegrino); Tchaouna, Vignato (20′ st Legowski); Ikwuemesi (28′ st Kastanos). A disposizione: Costil, Salvati, Ferrari, Sfait, Di Vico, Simy, Weissman. Allenatore: Colantuono.

ARBITRO: Santoro del Messina – assistenti: Zingarelli e Bahri – Quarto uomo: Sacchi. Var: Mazzoleni/Avar: Nasca.

RETI: 27′ st Pierozzi (S), 47′ st Rabiot (J)

NOTA. Ammoniti: Vlahovic (J), Rabiot (J), Zanoli (S), Sambia (S), Fiorillo (S), Pasalidis (S). Angoli: 9-4. Tempo di recupero: 4′ pt – 6′ st

 
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