Decontributo al Sud, Confindustria Sicilia “In gioco c’è la coesione del Paese” – .

Decontributo al Sud, Confindustria Sicilia “In gioco c’è la coesione del Paese” – .
Decontributo al Sud, Confindustria Sicilia “In gioco c’è la coesione del Paese” – .

PALERMO (ITALPRESS) – “La decontribuzione al Sud rappresenta il principale incentivo per l’occupazione del Mezzogiorno e allo stesso tempo una formidabile leva che ha aiutato l’Italia negli ultimi anni nel cammino verso la coesione del Paese. Interrompere questo processo a metà anno è troppo rischioso. L’intera nazione rischia di pagare un prezzo altissimo in termini di caduta del Pil e dell’occupazione. Sono tanti i contratti a tempo determinato che scadranno nei prossimi mesi e che, a causa del mancato rinnovo di questa agevolazione, scadranno il 30 giugno. non verranno rinnovati”. Così il presidente di Confindustria Sicilia, Gaetano Vecchio, “all’indomani dell’annuncio che spegne le speranze sulla proroga dell’esenzione fiscale del Sud”. “La misura, che consente una riduzione del 30% del costo dei contributi per i dipendenti delle aziende, è nata nel 2021 nell’ambito degli aiuti temporanei post pandemia – sottolinea una nota di Confindustria Sicilia -, ed è tecnicamente attiva fino al 2029, nonostante la sua proroga doveva essere negoziato con Bruxelles.

Il Ministro Raffaele Fitto ha appena annunciato che la misura scadrà il 30 giugno e la scelta dell’Unione Europea sarà quella di non procedere alla sua proroga”. “Si tratta di un fatto molto grave – prosegue Vecchio – che blocca la pianificazione delle imprese. Sulla base di questa misura, gli imprenditori hanno avviato investimenti e assunzioni. Un incentivo così importante non può scomparire a metà anno. Molte aziende saranno costrette a rivedere la propria pianificazione finanziaria con possibili ricadute sull’occupazione. Confindustria Sicilia chiede al Governo di trovare una soluzione immediata e definitiva alla questione. In gioco c’è il futuro del Paese e non solo quello delle regioni del Sud. È una misura automatica che finora ha sostenuto le imprese senza dover sottostare all’elemosina di aiuti e benefici concessi di volta in volta dai politici di momento. È la strada maestra per la coesione del Paese. Chiediamo al governo nazionale di essere determinato a trovare subito un accordo con Bruxelles per il mantenimento di questo incentivo, almeno fino al 2029 – conclude il presidente di Confindustria Sicilia -. Non cambiamo le carte in tavola a metà anno, sicuramente non se a pagarne il prezzo sono imprese e lavoratori”. – foto dell’ufficio stampa di Confindustria Sicilia, il presidente Gaetano Vecchio – (ITALPRESS). vbo/com 17-maggio-24 12:58.

 
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