Sorpresi a rubare vestiti in vari negozi della città, non potranno tornare a Viterbo per i prossimi anni – .

Sorpresi a rubare vestiti in vari negozi della città, non potranno tornare a Viterbo per i prossimi anni – .
Sorpresi a rubare vestiti in vari negozi della città, non potranno tornare a Viterbo per i prossimi anni – .

Viterbo – Il provvedimento del questore Fausto Vinci nei confronti di 3 trentenni denunciati per furto aggravato e ricettazione


Viterbo – Questura

Viterbo – Sorpresi a rubare vestiti in vari negozi della città, non potranno tornare a Viterbo per i prossimi anni. Il provvedimento del questore Fausto Vinci nei confronti di 3 trentenni.

“Nel pomeriggio del 14 maggio scorso, personale della Polizia di Stato della squadra mobile dell’ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Viterbo è intervenuto presso l’esercizio commerciale “Globo” a seguito della segnalazione pervenuta sul numero unico di emergenza 112 da alcuni dipendenti del negozio in merito alla presenza di tre trentenni che si aggiravano in modo sospetto – si legge in una nota della Questura.

Sono stati riconosciuti anche come autori del furto perpetrato presso la stessa attività lo scorso 10 maggio.

Gli operatori, a seguito della perquisizione effettuata sull’autovettura a loro disposizione, hanno rinvenuto capi di abbigliamento accertati come provento di furti in altri esercizi commerciali della città. Pertanto i tre soggetti, originari della Romania e gravati da molteplici pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio, sono stati denunciati in stato di libertà per furto aggravato e ricettazione in concorso tra loro.

Inoltre, è stato loro notificato il provvedimento di prevenzione del divieto di rientro nel comune di Viterbo emesso dal questore della provincia di Viterbo per un periodo compreso tra due e quattro anni” conclude la nota.


Presunzione di innocenza

Nell’ordinamento penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana secondo cui una persona “non è considerata colpevole finché non viene condannata in via definitiva”.

17 maggio 2024

 
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