Giovanni Giarrizzo nuovo Segretario Generale della FA-CISL Agrigento Caltanissetta Enna – .

Giovanni Giarrizzo, 37 anni, subentra a Carmelo Cimino e sarà affiancato da Farah Hind

Enna, 22 maggio 2024 – Giovanni Giarrizzo è il nuovo segretario generale della Fai-Cisl Agrigento Caltanissetta Enna. È stato eletto dal direttivo territoriale della Cisl federazione agroalimentare riunitosi a Pergusa, Enna.

Perito agrario e dirigente sindacale, Giovanni Giarrizzo, 37 anni, ha maturato esperienza anche come collaboratore della locale Cisl in qualità di esperto del settore primario e sarà affiancato in Segreteria da Hind Farah, sindacalista di origini marocchine con esperienza nell’Anolf di Caltanissetta. “Ringrazio l’organizzazione per la fiducia dimostrata – ha detto Giarrizzo – e mi riprometto di avviare subito un lavoro di squadra nell’interesse dei lavoratori di tutti i settori di nostra competenza, ben presenti nei nostri territori, riservandomi di ampliare la Segreteria di una ulteriore membro con la prossima fase congressuale”.

Il nuovo dirigente succede a Carmelo Cimino, prossimo a portare a termine i requisiti pensionistici: “Sono orgoglioso – ha detto il Segretario uscente – di lasciare spazio al ricambio generazionale necessario alla Federazione per continuare a crescere e radicarsi nel territorio” . Ai lavori del Consiglio di amministrazione ha preso parte anche Carmela Petralia, segretario generale della CISL di Agrigento Caltanissetta Enna, che ha sottolineato: “Molte sono le sfide da affrontare con il dovuto protagonismo del sindacato, a cominciare dalla lotta al caporalato e alla Problemi tipici delle aree interne, con desertificazione industriale e produttiva, eccessivo consumo di suolo, dissesto idrogeologico, emigrazione giovanile: siamo certi che il ruolo del Fai nel superare queste criticità sarà determinante”. Mentre Adolfo Scotti, segretario generale della Fai-Cisl Sicilia, ha sottolineato: “Il nostro compito è innanzitutto negoziare per migliorare la vita dei lavoratori e delle loro famiglie: chiediamo alla politica regionale di affrontare con noi una serie di priorità, penso a esempio di sicurezza, di legalità, ma anche di rilancio dei consorzi di bonifica, indebitati per 150 milioni, e della riforma forestale, che costerà 48 milioni senza soddisfare le aspettative dei nostri forestali”.

I lavori sono stati coordinati e conclusi dal segretario generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota, che dopo aver ringraziato Carmelo Cimino per il lavoro svolto in questi anni, ha sottolineato: “Il ruolo del sindacato in questo territorio complesso deve essere rilanciato, con notevole vocazione agricola ma carenti di infrastrutture e servizi strategici. Molta miopia politica però è la stessa che troviamo nel resto d’Italia: in agricoltura, come nel lavoro ambientale, manca il ricambio generazionale e mancano i fondi strutturali, eppure il lavoro del nostro “verde” tute’ saranno sempre più strategiche per la sovranità alimentare, la tutela del territorio e la crescita sostenibile del Paese. Una delle conseguenze, ad esempio, è che dopo aver abbandonato una vera politica forestale importiamo oltre l’80% del legno e non sviluppiamo adeguatamente le filiere legate all’agroalimentare e alle opere di bonifica e forestazione. Ma il nostro ruolo non è solo rendicontare, è avanzare proposte per elevare la qualità degli interventi pubblici e orientare l’azione delle imprese verso la massima responsabilità sociale”.

 
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