“Conoscete il contributo alla Serie B? È incredibile!” – .

“Conoscete il contributo alla Serie B? È incredibile!” – .
“Conoscete il contributo alla Serie B? È incredibile!” – .

Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani è intervenuto nella trasmissione CalcioNapoli24Live.it, soffermandosi su vari argomenti:

Intervista al presidente del Lecce

Quest’anno le difficoltà sono state tante. Molti pronostici ci indicavano tra le squadre certe della retrocessione. Questo perché non si conoscevano i giocatori su cui questo club aveva scommesso. Giocatori giovani e giocatori di proprietà: perché questa è la nostra filosofia. Non una politica di prestiti ma di lavorare su giocatori di proprietà: questo vuol dire che ci presentiamo all’inizio con giocatori poco conosciuti. Allora gli esperti ci danno per spacciati e invece per il secondo anno ci siamo salvati, ottenendo anche un buon risultato a livello economico. Siamo una grande realtà della Serie A. Cerchiamo di costruire talenti attraverso il settore giovanile che l’anno scorso ha vinto lo scudetto. Poi si va nei mercati meno battuti e meno frequentati, da acquisire a titolo definitivo, senza riconoscere stipendi faraonici. Investiamo invece nei tag.

Corvo? L’ho voluto tanto 4 anni fa a Lecce, è tornato a casa sua. Abbiamo una profonda amicizia. E’ uno dei migliori direttori sportivi d’Italia.

Krstovic e Gendrey? Entrambi hanno fatto una buona stagione, sono giovani ma non ho conoscenza di trattative né con il Napoli né con altre. Vogliamo trattenerli per la prossima stagione, dove abbiamo un evento storico a cui tengo: cioè la terza salvezza consecutiva, mai ottenuta nella storia del club. Dorgu? Non ho ricevuto niente.

Le parole di De Laurentiis? Del modello Premier League Ne sento parlare da anni ma ci ritroviamo comunque con una Serie A sempre sbilanciata a favore delle grandi squadre. Con il Lecce mi ritrovo spesso ad affrontare squadre che hanno 10 volte la capacità di spesa. Molto spesso è una sfida ardua. È chiaro che ridurre questa differenza attraverso una distribuzione più equa dei ricavi derivanti dai diritti televisivi aumenterebbe l’intrattenimento. Ma siamo ancora molto lontani, anzi la tendenza è sempre opposta.

Ti farò un esempio. La Serie B è sostenuta ogni anno da un contributo della Serie A. Questo contributo lo danno le neopromosse, sembra incredibile a dirsi. Questione quindi relegata e pagata ai tre club più poveri della Serie A, che devono dare un contributo alla Serie B. Non solo per un anno ma per i tre anni successivi. Ogni norma aumenta questo divario tra i club più ricchi e quelli più deboli. Allora ecco perché dicevo: forse c’è stato un ripensamento sulla redistribuzione dei ricavi da diritti tv. Per questo dico che siamo molto lontani.

Cosa dice De Laurentiis (sul voto ponderato) non fa altro che aumentare le disuguaglianze. Disuguaglianze anche sul diritto di voto: le massime. Non faccio differenza tra grandi e piccoli, forse è il momento di valutare i club in base alla loro gestione. Perché devo appoggiarmi a club anche grandi che hanno causato disastri a livello economico? Gestiamo una società strutturata e solida, che viene messa a rischio dal risultato sportivo: ed è un valore aggiunto.

 
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