“Uno dei pochi candidati con figli, posso pensare alla Firenze del futuro”. Il professore che punta sugli insoddisfatti per arrivare a Palazzo Vecchio

“Uno dei pochi candidati con figli, posso pensare alla Firenze del futuro”. Il professore che punta sugli insoddisfatti per arrivare a Palazzo Vecchio
“Uno dei pochi candidati con figli, posso pensare alla Firenze del futuro”. Il professore che punta sugli insoddisfatti per arrivare a Palazzo Vecchio

Si definisce un ‘filosofo politico’, professore associato di filosofia del diritto all’Università di Siena, ma insegna anche filosofia politica nella facoltà di scienze politiche. Francesco Zini, 48 anni, fiorentino, tre figli (di 17, 14 e 8 anni), si candida a sindaco di Firenze con la lista ‘Firenze Cambia’. Insieme a De Giuli, Marrazza e in parte Asciuti (quest’ultimo ha già alle spalle un seggio in consiglio), è sicuramente uno degli outsider di questo giro amministrativo. Consapevole del compito titanico che ha di fronte, non si scoraggia e punta sugli ‘insoddisfatti’ dell’offerta politica (“secondo i sondaggi sono il 30/40 per cento dei fiorentini e se riusciamo a intercettarli ce la possiamo fare”) e sul contributo che gli potrà arrivare proprio dai suoi figli.

“Tutti – dice – parlano della Firenze del futuro. Sono uno dei soli tre candidati (gli altri due sono Lorenzo Masi dei 5 Stelle e Francesca Marrazza di RiBella Firenze), su dieci, ad avere figli. Vanno a scuola, frequentano i luoghi della movida, anche le piazze ‘calde’, fanno sport. Mi chiedo come riescano a immaginare la Firenze del futuro gli altri candidati, senza figli. Grazie a loro posso farcela anch’io. La natalità è un problema molto serio e noi punteremo molto sulle politiche familiari e per aiutare chi sceglie di avere figli Posizione destra-sinistra?

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Come è nata la tua candidatura?

“Come risposta alla debole offerta politica dei partiti, l’opportunità di proporre una lista nuova e civica. Non siamo la lista civettuola di nessuno, siamo liberi di restare su tutti i temi e di raccogliere un elettorato trasversale, tra la sinistra delusa e quella di destra”.

Qual è la priorità per Firenze?

“Tornare a prendersi cura della città partendo dal degrado e dall’insicurezza, superando la paura di uscire la sera e rendere la città vivibile ovunque e a qualsiasi ora, mentre ora ci sono zone fuori controllo. L’altro tema è l’ambiente, che significa salute dei cittadini: vogliamo una città ‘verde’ e tecnologicamente all’avanguardia. Poi la natalità: Firenze invecchia e si spopola, noi vogliamo una città a misura di famiglia”.

Tramvia, completare le linee o rivedere il sistema?

“È una scelta fatta dalle amministrazioni precedenti, ora va completata e migliorata, perché i lavori e gli appalti sono in corso. Cercheremo di rimuovere i pali ove possibile”.

Come migliorare il trasporto pubblico locale? Privatizzare Ataf è stato un errore?

“Il tram funziona, gli autobus no, con percorsi irregolari e ritardi. Privatizzare Ataf è stata una scelta del passato, ci hanno detto di migliorare il servizio, vedremo. Se il trasporto pubblico è competitivo con quello privato funziona, altrimenti continueremo ad assistere all’invasione di monopattini e mezzi privati”.

Multiutility e quotazione in Borsa: conviene?

“Per i beni e servizi pubblici, non sempre il mercato migliora il servizio, perché ci sono margini di profitto per le imprese e conseguenti riduzioni dei costi. Per noi vengono prima i fiorentini, poi gli interessi delle aziende private”.

Sicurezza, quali interventi avete in mente?

“La presenza quotidiana e reale della polizia nelle strade costituisce la migliore strategia per evitare crimini predatori, risse, scissioni, attentati. Ora Firenze non è sicura, faremo in modo di coordinare le forze in campo per risolvere questa situazione con l’aiuto e l’alleanza di tutte le autorità e associazioni”.

Scudo verde, è favorevole?

“È un provvedimento che sposta il problema nelle periferie, dove aumenterà l’inquinamento. Ci sono misure più efficaci e meno impattanti per garantire la salute dei fiorentini, a cominciare dal riscaldamento privato. I residenti devono avere la possibilità di trasformare la propria auto a GPL e con kit antiparticolato, senza essere costretti a cambiare auto con un esborso di decine di migliaia di euro, esistono ancora infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici e non possiamo creare ulteriori disagi ai fiorentini in questa fase di passaggio epocale. durerà un decennio.”

Traffico e parcheggi, come intervenire? Quelli sotterranei sono utili?

“Sì, sono necessari. Tutti i cittadini lamentano la mancanza di parcheggi in tutte le zone della città. Ove possibile realizzeremo parcheggi pubblici e privati”.

Mobilità ‘dolce’, le sue proposte

“Sono favorevole al bike sharing diffuso a prezzi regolamentati e agevolati in tutta la città. Oggi è troppo caro, soprattutto per i giovani”.

Dagli asili nido ai centri sanitari, cosa fare sul sociale?

“Asili nido gratuiti in base all’Isee e servizi efficienti. Il disagio sociale aumenta e gli uffici e il personale devono aumentare affinché le fragilità e le vulnerabilità dei cittadini siano prese in carico. Abbiamo risorse dal turismo e dal Pnrr, dobbiamo spenderle bene, senza sprechi, al servizio dei cittadini che richiedono servizi efficienti”.

Come risolvere il grave problema abitativo che affligge Firenze?

“È una delle città più turistiche del mondo. Il turismo porta ricchezza e benessere per molti fiorentini, ma deve essere sostenibile e controllato. Anche questo settore è fuori controllo in alcuni settori e non possiamo permettercelo. Aumenteremo i sussidi per gli affitti per controllare i prezzi di mercato”.

Sei favorevole all’ampliamento dell’aeroporto?

“Sì, perché Firenze ha bisogno solo di una pista sicura. Quella che esiste è insicura e pericolosa, corta e stretta tra Monte Morello e l’autostrada. L’unica possibilità è spostare il percorso parallelamente all’autostrada. Poi sarà possibile potenziare il collegamento con Pisa con un tracciato dedicato alla linea veloce”.

Cosa dici del comando Nato di Rovezzano?

“L’Italia fa parte della Nato e c’è già una caserma militare. Siamo preoccupati per la situazione geopolitica internazionale e vogliamo fare di Firenze un laboratorio di pace, seguendo quanto ha già fatto Giorgio La Pira, il quale diceva che questa è la vocazione di Firenze”.

Si può fermare il tunnel dell’Alta Velocità sotto Firenze?

“Ci sono lavori in corso e l’esercitazione che sta scavando con le commesse già in corso. La Tav è una scelta strategica nazionale, ma vogliamo maggiori compensazioni economiche per Firenze e i fiorentini”.

Come concludere la storia dello stadio?

“La resa del nuovo Franchi è futuristica e moderna. Il problema del posizionamento non cambia: Campo di Marte adesso è in centro e non può sostenere uno stadio dove si giocano due volte a settimana. Non ci sono vie sicure per lo scorrimento del traffico e degli spettatori e il problema del nuovo stadio si riproporrà tra qualche anno”.

La prima cosa che farà da sindaco

“Date il mio cellulare ai cittadini, per un’alleanza tra governati e amministratori: chi governa deve stare tra i cittadini, vivere i loro disagi ed essere al loro servizio, esserci quando gli uffici non rispondono”.

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