M. BRUN.
PERUGIA – Insistenti voci romane dicono che Elly Schlein, uscita pimpante dal risultato del Pd alle elezioni europee, forse ottenuto a scapito del Movimento 5 Stelle di Conte, ma clamoroso, sia saltata sul carro dei vincitori per guidare il Gay Pride in Roma, e cantare, ballare, festeggiare, ma pensando a una strategia precisa. Con l’Umbria che ha un ruolo nella strategia.
Tralasciando la battaglia dei 40mila contro 40mila perugini, c’è un primo segnale segnalato da alcuni siti: Camilla Laureti, fedelissima del segretario nazionale, che è riuscita a centrare l’obiettivo delle elezioni, anche se con molti voti in meno dell’ala dei leader non-Schlein (Bonaccini, De Caro), è in pole position per guidare il gruppo di Bruxelles.
Schlein può affidarsi completamente all’esponente spoletino del partito e davanti a lei – considerato che il votatissimo De Caro non è favorevole agli attuali vertici della segreteria e potrebbe addirittura lavorare per essere un’alternativa a Schlein – solo il leader dell’Emilia Romagna resta Bonaccini, che dovrà essere convinto ad accettare il titolo più prestigioso che verrà offerto agli italiani del gruppo socialista europeo al Parlamento europeo.
Si tratterebbe solo di un ruolo rappresentativo, senza potere reale? Questo sì, ma sarebbe anche molto visibile. Bonaccini difficilmente potrebbe dire di no. La grande attenzione che Schlein dedica all’Umbria (dicono fosse attesa lunedì scorso a Perugia, per il partito poi cancellato, dopo il primo turno delle comunali) potrebbe però portare anche ad una candidatura del PD alla presidenza della Regione , alternativa a Stefania Proietti. La più probabile – nome già circolato qualche settimana fa – sarebbe Anna Ascani.
Qui però ci sono voci contrastanti. Il modello Schlein, benedetto a Città della Pieve, è quello del campo super extralarge, dall’ultrasinistra ai renziani e anche oltre, attorno a un personaggio giudicato vincente dai media. Fonti solitamente ben informate, però, sostengono che la vera “questione” è vedere quanto Schlein si fida di Ascani.
