Italia nella top 5 mondiale, soggiorni lunghi e fuori stagione – .

Italia nella top 5 mondiale, soggiorni lunghi e fuori stagione – .
Italia nella top 5 mondiale, soggiorni lunghi e fuori stagione – .

Sono finiti sotto il microscopio 74 mercati, tra cui quelli europei e ovviamente quello italiano, con i dati raccolti tra gennaio e marzo scorsi. Mastercard ha presentato oggi il “Tendenze di viaggio 2024”, sottotitolato quest’anno “Breaking Boundaries”. È questo il rapporto annuale del Mastercard Economics Institute, giunto alla quinta edizione, che offre una serie di previsioni, analisi e tendenze sulla situazione italiana e mondiale del settore viaggi e sulle abitudini di spesa dei viaggiatori.

Cosa emerge dal rapporto? Innanzitutto, come dicono anche dati di altre fonti, la solidità del settore dei viaggi, dovuta anche ai consistenti flussi turistici provenienti dagli Stati Uniti (nei primi tre mesi del 2024 sono partiti all’estero 15,9 milioni di americani), unita al fenomeno della destagionalizzazione, la tendenza a soggiornare per periodi leggermente più lunghi e la crescita costante della cosiddetta “economia dell’esperienza”. Sono queste infatti le principali tendenze rilevate dal rapporto, anche nel nostro Paese. Tendenze accomunate dalla forte voglia di continuare a muoversi e dalla scoperta che dopo il Covid-19 non sembra esserci alcun segno di deflazione e che, nonostante le oscillazioni dei tassi di cambio e i diversi livelli di accessibilità economica e capacità di spesa, si traduce in un impegno sostenuto di risorse finanziarie per i viaggi e un aumento del traffico passeggeri. L’unica differenza: una maggiore riflessione strategica da parte dei viaggiatori su come, quando e dove andare in vacanza.

I primi segnali positivi sono infatti legati ai livelli record del settore crocieristico e aereo mondiale raggiunti in questi primi mesi dell’anno e al fatto che i viaggiatori europei stanno prolungando i loro viaggi di 2 giorni in più rispetto al periodo pre-pandemia: “Il settore dei viaggi si conferma un’industria solida che rappresenta, soprattutto in Paesi come l’Italia, un asset strategico fondamentale – ha spiegato Michele Centemero, country manager Italia di Mastercard, durante un incontro a Milano – l’attrattività del territorio italiano, grazie ad un’eccellente offerta turistica fatta di Made in Italy, unicità naturalistiche e culturali, passioni e grandi eventi internazionali capaci di regalare ai turisti esperienze e rappresentazioni indimenticabili un eccezionale volano per l’economia del Paese. Come Mastercard ci impegniamo a diventare un player di riferimento nel supportare attraverso la nostra il mondo dei viaggi, dei Comuni e dei turisti competenza in termini di innovazione, analisi dei dati e offerta di servizi ed esperienze. Ci muove la consapevolezza che la soluzione per valorizzare e salvaguardare allo stesso tempo un settore chiave come il turismo è un costante lavoro sinergico e di collaborazione tra settore pubblico e privato”.

Con uno sguardo all’Italia, ma in linea con le tendenze europee e globali, basandosi sull’attività di vendita aggregata e anonima nella rete Mastercard, su dati proprietari – tra cui Mastercard SpendingPulse – e su dati forniti da terze parti, il rapporto delinea il principali tendenze viaggiare per il 2024 e più immediatamente per la prossima estate.

Italia quarta destinazione preferita

Il turismo continua a procedere a ritmo sostenuto in Europa, trainato in parte dagli americani: il settore dei viaggi è infatti tra i più resilienti dell’economia dell’Unione. Osservando le destinazioni di tendenza a livello globale negli ultimi 12 mesi e fino a marzo 2024, quattro dei cinque paesi principali sono destinazioni europee, con l’Italia al quarto posto. Ciò nonostante l’inflazione e i tassi di interesse più elevati nel periodo post-pandemico, poiché la domanda di viaggi da parte dei consumatori è rimasta forte. Cresce il numero dei pernottamenti in Europa (2,91 miliardi nel 2023 contro 2,88 miliardi nel 2019), un trend legato al consolidamento delle presenze straniere e alle loro nuove abitudini in termini di soggiorni più lunghi: quasi raddoppiate in Italia rispetto al passato, con 5,4 giorni nel 2024 contro 2,9 giorni nel 2020.

Monaco, Tirana, Nizza, Corfù sono il massimo dell’estate

Tra le destinazioni trend su scala globale – quelle che, rispetto alla norma, hanno mostrato gli incrementi più sorprendenti – Monaco di Baviera emerge da questo sondaggio come la destinazione più ambita per questa estate (giugno-agosto 2024). Questa dinamica è fortemente influenzata dagli eventi sportivi di giugno e luglio, basti pensare ad esempio al solito Taylor Swift il cui “The Eras Tour” farà tappa all’Olympiastadion il 27 e 28 luglio e a Milano il 13 e 14. Oppure agli Europei di calcio, che inizieranno il 14 giugno alla Football Arena di Monaco. I grandi eventi internazionali, infatti, continuano ad attrarre turisti da tutto il mondo, con ricadute positive sulle comunità e sulle imprese locali. Seguono nella classifica Tirana (l’Albania, tra i paesi specificamente preferiti dai turisti italiani, almeno rispetto ai flussi storici, come spiegheremo poco più avanti), Nizza (Francia), Kerkyra/Corfù (Grecia) e Istanbul (Turchia). , evidenziando la forte attrattività del bacino del Mediterraneo dove si consolidano destinazioni storicamente interessanti ma si rafforzano anche destinazioni precedentemente poco frequentate, grazie alla loro accessibilità. A questo proposito, le destinazioni marittime di Albania, Croazia e Turchia sono quelle che registreranno la crescita più elevata del traffico aereo, primo segnale di interesse sia da parte dei viaggiatori che, naturalmente, dei vettori.

Dove andranno gli italiani?

Nella Top 10 delle destinazioni globali per gli italiani che viaggiano all’estero emergono le località balneari in linea con la stagione primaverile/estiva (giugno-agosto 2024), con una particolare preferenza per la Grecia che segna 5 destinazioni in classifica. Tuttavia, Tirana in Albania è in testa, seguita da Kerkyra/Corfù (Grecia) e Parigi (Francia). Il Giappone è l’unica destinazione intercontinentale in questa classifica, favorita da un tasso di cambio favorevole che ha reso il Paese, per la prima volta, una destinazione davvero accessibile per molti occidentali, italiani compresi. Il Giappone è stato tra l’altro tra le destinazioni più visitate lo scorso anno e continua a battere record: solo lo scorso marzo ha accolto oltre 3 milioni di visitatori.

Roma e Milano in testa, con le destinazioni balneari

In Italia, tra le destinazioni di viaggio più gettonate dai turisti internazionali nei prossimi tre mesi, Roma e Milano restano ancorate ai primi posti, entrando nella Top 10 delle destinazioni turistiche per il maggior numero di nazionalità in arrivo (canadesi e americani tra i primi). Entrambe le città sono particolarmente apprezzate per la vita notturna estiva, classificandosi al settimo (Roma) e al 18° posto (Milano) tra le preferenze dei viaggiatori. Non mancano però anche città d’arte come Venezia, Firenze e Napoli e mete di mare come Catania, Bari, Alghero, Olbia, Brindisi, Palermo – ottime di per sé o come punto di partenza naturale per esplorare le zone circostanti – tra le destinazioni top italiane, a conferma della diversificazione della nostra offerta turistica.

In Italia oltre la metà delle 20 destinazioni estive più costose d’Europa

Per quanto riguarda le destinazioni più lussuose, più della metà delle 20 destinazioni estive più costose d’Europa si trovano nel nostro Paese. Lungo l’Adriatico, ad esempio, spiccano alcune località particolarmente ambite, come il territorio veneziano dove risulta vincente il mix tra un’ottima offerta artistico-culturale e naturalistica. Tra questi ultimi, il report evidenzia San Michele al Tagliamento, Jesolo, Caorle e Lignano. Stessa dinamica, a latitudini completamente diverse, per Taormina. Allo stesso tempo, le destinazioni estive più accessibili sono le capitali dell’Est Europa (Bucarest, Varsavia, Budapest, Praga) e alcune spiagge della Spagna (Costa Brava e Costa del Sol).

La destagionalizzazione è realtà

Il rapporto Mastercard sottolinea ancora una volta il fenomeno della destagionalizzazione: i turisti che arrivano per visitare l’Europa si spostano sempre più dall’alta stagione estiva (luglio-agosto) verso i mesi immediatamente precedenti o successivi, tra la primavera e l’inizio dell’autunno (maggio-giugno e settembre-ottobre ). Ciò è dimostrato dal fatto che la percentuale di pernottamenti in Europa durante la bassa stagione è aumentata di 1,8 punti percentuali nell’ultimo decennio. Questo cambiamento di abitudini è ancora più significativo in Italia, grazie anche ad un clima favorevole, traducendosi in una crescita continua dei viaggi con una redistribuzione dei turisti lungo quasi tutto l’anno a favore di un turismo ancora più sostenibile. In questo trend l’Italia ritrova la compagnia di Croazia, Grecia e Portogallo, che hanno registrato il maggior allontanamento dall’alta stagione. Tuttavia, anche alcuni mercati del Nord Europa come Danimarca, Svezia, Finlandia e Paesi Bassi hanno beneficiato di questa tendenza.

L’allungamento dei soggiorni

I soggiorni leisure sono sempre più lunghi. O almeno, hanno ricominciato a crescere: i turisti in Europa hanno infatti trascorso in media due giorni in più in vacanza – un dato superiore alla media mondiale di un giorno in più per viaggio -, soprattutto in quelle destinazioni low cost con tradizionalmente temperature più calde. miti. Per ogni aumento di 6 gradi Celsius della temperatura, l’aumento stimato della durata del soggiorno è di circa un giorno. Un trend particolarmente significativo in Italia, dove i viaggiatori hanno trascorso in media 5,4 giorni nel marzo 2024, quasi il doppio della durata del soggiorno rispetto al 2020 (2,9 giorni).

L’economia dell’esperienza continua a crescere

Inoltre, l’economia che ruota attorno alle esperienze continua a crescere: i consumatori continuano a dare priorità alle nuove opportunità di ricordi e attività rispetto ai beni materiali, anche quando viaggiano. La spesa in questa categoria rappresenta infatti il ​​12% degli acquisti totali, secondo quanto emerge dagli insight SpendingPulse Destinations che rilevano le vendite al dettaglio nei negozi e online attraverso tutte le forme di pagamento: questo dato rappresenta il più alto registrato negli ultimi cinque anni. Nella ristorazione, il rapporto spiega che in Italia, così come in Germania, Svizzera, Francia e Regno Unito, la spesa turistica destinata pranzo informale ha superato quello dell’alta cucina, evidenziando il movimento preferenziale dei turisti alla ricerca di soluzioni più smart e distintive. In Italia, infatti, il pranzo informale ha registrato un incremento del +45,7% rispetto al cucina raffinata del +24,3%. Tuttavia, nonostante la continua crescita dell’economia dell’esperienza, in alcuni paesi la tradizione dell’artigianato di alta qualità rimane stabile, con la spesa in beni materiali ancora una tendenza molto solida. In Italia, ad esempio, nel settore dell’abbigliamento, la spesa per la moda di lusso cresce del +24,6%, quasi alla pari con quella per l’abbigliamento casual (+22,7%), a ulteriore conferma della passione per la moda a prescindere dalle proprie possibilità.

 
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