Cremona Sera – Quando andavamo al cinema al Corso o all’Italia. Le prime visioni e la mitica cassiera Ada – .

Fino agli anni ‘80 avevamo solo l’imbarazzo della scelta. Se escludiamo il glorioso Politeama, chiuso dal 1969, lungo quel tratto di poche centinaia di metri che separa via Verdi da via Palestro c’erano almeno quattro cinema. E poi c’era il Padus di via del Vasto (Porta Po), il Filo e poi il cinema estivo e parrocchiale. Le foto però raccontano di due luoghi: Corso in via Antico Rodano e Italia in via Anguissola. L’Italia fu il primo cinema (anno 1915) concepito esclusivamente per le proiezioni. Certo in città i film si vedevano al Ponchielli, al Politeama o al Filo ma quella sala appositamente allestita con platea e loggione segnò l’epopea del cinema cremonese. Poi il rifacimento negli anni Sessanta. L’Italia divenne il luogo delle prime visioni. I ricordi poi risalgono al 1981, quando in Italia venne proiettato “Il tempo delle mele” con una giovanissima Sophie Marceau e c’era una fila di ragazzini fino a Corso Campi. Oppure alla prima del film Stradivari, 35 anni fa, una serata ad inviti con tanto di tappeti rossi e vip come se fossi sulla Croisette. E come dimenticare la mitica, sempre presente cassiera Ada. La proprietà apparteneva alla famiglia Baldaro-Camurri. Nel 1960 aprì anche il cinema Corso, cedendovi la licenza cinematografica Ponchielli. Prese il posto di un cinema all’aperto nel giardino di casa Calciati. Chiude nel 1993 e la licenza passa a Leopardi per il cinema rinato nel Roxy dedicato a Ugo Tognazzi.

L’ex cinema Corso di via Antico Rodano è stato inserito nel nuovo piano comunale della mobilità per essere trasformato in autorimesse ad uso privato con 155 box a disposizione. Ma la crisi del cinema non si è fermata. L’Italia di via Anguissola si trasformò in una sala Bingo nel 1999, chiudendo poi definitivamente i battenti, dopo il fallimento della seconda esperienza nel settore delle scommesse, tanto apprezzata in Spagna, ma mai avuto molto seguito nel Bel Paese. Nell’estate del 2012 il cinema è stato demolito e sostituito da una struttura residenziale progettata dallo studio di architettura Bianchi e Palù di Cremona per conto dell’impresa Rossini Costruzioni che aveva acquistato l’immobile dalla Camurri-Baldaro.

Nelle foto la scritta luminosa e la locandina del film in proiezione al cinema Corso tra via Antico Rodano-corso Campi e via Palestro, poi l’Italia di via Anguissola, il cinema Corso e la demolizione della struttura con lo schermo al centro sfondo.

 
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