in prigione da innocente, sciopero della fame da oggi – .

Da oggi, lunedì 27 maggio, Maysoon Majidi, l’attivista curda arrestata a Crotone perché considerata contrabbandiera, inizierà lo sciopero della fame nel carcere di Castrovillari dove è detenuta dal 31 dicembre 2023. Si tratta di una protesta estrema contro il crotone magistratura che continua a non credere alla sua storia in un caso giudiziario pieno di ombre.

Maysoon, attrice e regista curda iraniana, 27 anni, attivista per i diritti delle donne in Iran, è fuggita dal suo Paese perché perseguitata dal regime ultraconservatore degli ayatollah. Più volte è scesa in strada anche dopo il brutale omicidio di Mahsa Amini e ha temuto di finire in prigione.
In Iran, le donne curde subiscono una doppia oppressione, come curde e come donne. Sono perseguitati dall’autorità morale iraniana e non di rado vengono uccisi. Per questo motivo, dopo aver attraversato un campo profughi in Iraq, è fuggita in Turchia temendo di essere estradata in Iran. Era partita a dicembre, imbarcandosi da Smirne e arrivando in Calabria la notte di Capodanno dove era stata arrestata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La giovane regista e attrice curda ha sempre respinto le accuse mosse sulla base di sole due testimonianze dei 77 migranti che erano a bordo del barcone sbarcato a Gabella il 31 dicembre 2023. Potrebbe presto, secondo quanto si legge sul sedile della due testimoni, sarebbe stata definita l’aiutante del capitano perché era stata lei a portare l’acqua agli altri migranti. Testimonianze su cui ci sono molti punti da chiarire perché i testimoni avrebbero poi affermato di non aver mai accusato Maysoon. Ci sono dubbi sulla traduzione dell’interrogatorio che è stato effettuato da un afghano, mentre i testimoni sono un iraniano e un iracheno e parlano una lingua diversa. Naturalmente non esistono registrazioni audio o video delle testimonianze raccolte dalla Guardia di Finanza.

La questione avrebbe potuto essere chiarita attraverso l’udienza probatoria che, però, si è svolta a quasi cinque mesi dai fatti. Nel frattempo i testimoni hanno lasciato l’Italia e si trovano in Inghilterra e Germania dove però le autorità italiane – nonostante i mezzi a loro disposizione – inspiegabilmente non li hanno ritrovati. Per questo motivo l’incidente probatorio venne chiuso con un nulla di fatto e Maysoon rimase in carcere. Curiosamente i testimoni sono stati trovati sia dall’avvocato Giancarlo LIberati, difensore di Maysoon, sia dai giornalisti delle Iene che hanno raccolto e registrato le loro dichiarazioni in cui negano chiaramente che Maysoon fosse un contrabbandiere e muovono accuse anche contro chi li ha interrogati.

Alla donna curda, nonostante l’intervento di diverse associazioni umanitarie come Amnesty, e le iniziative di parlamentari italiani ed europei, sono stati negati anche gli arresti domiciliari. Maysoon Majidi ha perso 14 kg negli ultimi mesi di carcere. Il 17 maggio Maysoon era stato interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Rosaria Multari, che si era espressa contro gli arresti domiciliari. Fonte: Il Crotone

 
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