Livorno, Locatelli dopo il ‘no’ di Esciua all’offerta: “Non ci sorprendiamo”

Livorno, Locatelli dopo il ‘no’ di Esciua all’offerta: “Non ci sorprendiamo”
Livorno, Locatelli dopo il ‘no’ di Esciua all’offerta: “Non ci sorprendiamo”

La risposta di Joel Esciua all’offerta di Andrea Locatelli, dopo giorni di attesa, è arrivata. E, come previsto, è stata negativa, con il finanziere brasiliano che ha rifiutato la proposta dell’ex uomo di punta dell’Infront, esprimendo il desiderio di continuare la sua avventura alla guida del Livorno. Una decisione che non ha colto di sorpresa nemmeno lo stesso Locatelli: “La difficoltà a stabilire un contatto prefigurava già questo esito”, ha dichiarato a LivornoOggi il promotore di “Livorno siamo noi”, il progetto ispirato al modello tedesco che prevede che il 51% delle azioni della società sia in mano ai tifosi riuniti in un’associazione.

Buonasera Locatelli. Dopo giorni di attesa, finalmente è arrivata la risposta di Esciua alla sua offerta: vi aspettavate il rifiuto?
“Diciamo che non è una sorpresa e prendiamo atto della volontà della proprietà. Da un certo punto di vista è una scelta comprensibile, visto che aveva espresso la volontà di portare avanti un piano quinquennale: in questo modo avrà la possibilità di riprendere il suo cammino. La difficoltà di stabilire un contatto la dice lunga su quali saranno i risultati. potrebbe essere, ma da parte nostra c’era la speranza di convincerlo con la nostra idea: che lui comunque scegliesse di portare avanti il ​​suo piano. , in realtà era la cosa più probabile. In ogni caso auguro il meglio al Livorno e al suo progetto: noi e l’attuale proprietà non siamo antagonisti, abbiamo solo un modo diverso di vedere il calcio e fare un bilancio del suo percorso in questi mesi, visto che in città ho percepito una certa distanza tra lui e gli altri componenti. Spero che abbia imparato qualche lezione da questa esperienza”.

Esciua, nella nota ufficiale con cui ha rifiutato l’offerta, ha affermato di aver “faticato a comprendere i termini e le modalità della proposta”…
“Non ho capito a cosa si riferisse e, di conseguenza, mi risulta difficile dare valutazioni. Ero perplesso. Ho provato più volte a contattarlo, ma non ho mai ricevuto alcuna risposta: semmai, quindi, sono io che potrei lamentarmi del discutibile. Capisco che aver dato una manifestazione di interesse attraverso i media possa essere stato di disturbo, ma ho dovuto farlo data la mancanza di risposte. Con questo progetto ho cercato di proporre un’alternativa profonda a quello che considero un mecenatismo volgare e ho cercato di esporlo alla città e agli imprenditori. Ovviamente era impossibile essere esaustivi in ​​una sola serata, ma chiariremo meglio il tutto rispondendo alle restanti domande”.

Ma ci sarà una nuova offerta o la questione è chiusa, almeno per il momento?
“La questione non è di natura economica. Da parte nostra, di fronte a un’apertura, c’è stata la disponibilità a sedersi per parlare in modo approfondito e cercare un punto di incontro attuando alcune modifiche, ma non siamo riusciti nemmeno a sederci”.

Quale sarà il futuro del progetto “Livorno siamo noi”? Si ferma qui o continuerà?
“Nei prossimi giorni valuteremo quale potrebbe essere la strada più efficace per mantenere vivo questo approccio. È un modello che Livorno avrebbe avuto la fortuna di sperimentare per prima e che, come detto durante la serata di presentazione a Goldoni, si sarebbe mosso in anticipo su un fil rouge che attualmente è oggetto di attenzione anche a livello legislativo. Ci concentreremo sempre di più sul progetto perfezionandone i diversi aspetti: per ora abbiamo abbozzato un’idea che necessita di essere affinata per essere resa più solida sia dalla parte “popolare”, che nelle nostre intenzioni avrebbe il 51% delle condivisioni dell’azienda e che vogliamo rendere più numerosa, e la parte imprenditoriale, che dovrà essere incrementata e rafforzata: l’ideale sarebbe avere 49 imprenditori che detengono ciascuno l’1% delle quote. Faremo quindi tutto il possibile per diffondere e mantenere vivo il progetto.

Per favore.
“Voglio ringraziare tutte le persone che hanno aderito e hanno manifestato interesse, ma anche tutti coloro che non lo hanno fatto e che hanno portato alla nostra attenzione domande legittime. Ci sono domande a cui vogliamo rispondere. La società non ha accettato, ma il Comune non ha espresso un rifiuto: è solo un rinvio, non un rigetto”.

 
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