è in coma – .

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Vuole impressionare la fidanzata, si arrampica sul parapetto del molo di piazza dei Ravennati a Ostia, si tuffa in acqua, ma finisce su uno scoglio. Ora il turista marchigiano, 33 anni, è ricoverato in coma farmacologico, presenta alcune vertebre rotte e una lesione spinale ed è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Camillo di Roma, dove è costantemente monitorato. medici. L’episodio risale a sabato sera scorso.

COME È SUCCESSO

Sono da poco passate le 8 e la coppia, in vacanza sul litorale romano, ha appena cenato in un ristorante del litorale. È una sera di inizio estate. La temperatura è gradevole e i fidanzati decidono di fare una passeggiata sul molo. Scherzano tra loro, poi l’uomo sale sulla balaustra per impressionare la sua dolce metà.

«Guarda cosa sono disposto a fare per te, per dimostrarti il ​​mio amore – le avrebbe detto l’uomo dopo averle lasciato il cellulare per evitare che si bagnasse – non credi che ne abbia il coraggio?», e si tuffa in mare convinto di riemergere dopo pochi secondi. Lì l’acqua è bassa, ma lui non può saperlo. Si lancia con la faccia in avanti e finisce su una roccia. L’impatto è enorme. Rimane immobile con il viso parzialmente immerso nell’acqua. Inizialmente la donna non si preoccupa. È convinta che il suo fidanzato la stia prendendo in giro, che stia fingendo un malore per allarmarla e frenare la sua reazione. Passano i secondi, lei lo chiama per la prima volta e non ottiene risposta. Quei momenti diventano sempre più gravosi, e allora comincia a temere il peggio. Nel frattempo non dà segni di vita. Sta morendo. La giovane capisce che qualcosa non va. Grida il nome dell’uomo che non mostra alcuna reazione.

Intanto le urla hanno attirato l’attenzione dei tanti lidinesi e romani che in quel momento affollavano piazzale dei Ravennati. «Per favore aiutatemi – avrebbe detto sotto shock la ragazza – il mio ragazzo è laggiù e non si muove. Lo chiamo e non mi risponde. Ho paura che gli sia successo qualcosa di brutto, che sia ferito e non possa più rialzarsi”, continua a ripetere piangendo disperata. Poi la chiamata al 118 che in pochi minuti arriva al molo e porta il trentatreenne al vicino ospedale Giovan Battista Grassi. I medici si rendono conto che la situazione è grave, le condizioni del paziente sono gravi. Non sono sicuri che possa farlo.

LE INDAGINI

In poche ore è stato trasferito al San Camillo, dove l’equipe sanitaria ha deciso di metterlo in coma farmacologico, monitorandolo costantemente. Intanto dall’ospedale viene chiamata la Polizia di Stato del quartiere Lido che, nonostante mille difficoltà, riesce a rintracciare i testimoni e ad ascoltarli.

Tutti riportano la stessa versione. Qualcuno avrebbe infatti notato un uomo arrampicarsi sulla balaustra del molo e tuffarsi in mare. La polizia ha parlato anche con la fidanzata che, seppur sotto shock, ha raccontato nei dettagli quanto appena accaduto. In poche ore gli agenti hanno cristallizzato l’episodio. Non ci sono dubbi: nessuno ha spinto l’uomo dal parapetto. Si è tuffato da solo. Aveva bevuto qualche birra, ma lo aveva fatto a stomaco pieno. Quindi non era ubriaco.

LA PROGNOSI

La prognosi è riservata e il trentatreenne, italiano ma di origini albanesi, non è ancora fuori pericolo. Per tutto il pomeriggio di ieri si sono diffuse notizie, tutte poi smentite dai medici, prima di un ulteriore peggioramento e poi addirittura dell’esito fatale per la vita dell’uomo. Se riuscisse a salvarsi, non è escluso che possa rimanere paralizzato.

Moira Di Mario

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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Il Messaggero

 
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