«Nuovo ospedale, si partirà entro la fine dell’anno» – .

«Nuovo ospedale, si partirà entro la fine dell’anno» – .
«Nuovo ospedale, si partirà entro la fine dell’anno» – .

È il primo vero ospedale che verrà costruito Giugliano quella presentata ieri dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca: 152 posti letto, 70mila metri quadrati, sei sale operatorie, un eliporto e 500 posti auto. Sono questi i numeri del nuovo ospedale che la Regione ha progettato nella terza città campana e presentato ieri nel corso di un’iniziativa di Campania Libera presso l’istituto Minzoni.

Un investimento partito da 70 milioni di euro ma che dovrebbe arrivare cento milioni come annunciato e assicurato in precedenza dal governatore.

L’idea

Si tratta di un ospedale modulare, il che significa che in caso di maggiori stanziamenti finanziari si potrà prevedere la costruzione di ulteriori edifici. Al momento sono previste sei sale operatorie, di cui quattro ordinarie, una ibrida e una robotica. L’idea è quella di dotare il territorio di Giugliano di una struttura sanitaria all’avanguardia. L’area prescelta è la Circumvallazione esterna, in un vasto lotto che va dalla zona dove è ubicata la caserma della guardia di finanza fino al centro commerciale. La posizione agevolerà anche i comuni del basso casertano quali Villa Literno e Parete. E in vista del complesso sanitario è previsto anche un nuovo svincolo dell’asse mediano per agevolare la viabilità. L’iter procedurale è ben avviato. Il progetto esecutivo dovrebbe ricevere il via libera definitivo a fine mese. Poi passeremo alle gare.

«Non potevamo lasciare la terza città campana in condizioni precarie dal punto di vista sanitario – ha detto De Luca -. Abbiamo approvato il finanziamento, ci affretteremo ad aprire il cantiere tra dicembre e gennaio. E obbligheremo chi vincerà la gara a programmare il terzo turno: lavoriamo anche di notte». Il nuovo ospedale, ha chiarito De Luca, sarà necessario e fondamentale anche per il problema del bradisismo. «Sarà un ospedale costruito in modo innovativo, sarà assicurata la resistenza sismica e servirà ovviamente tutto il territorio, non solo Giugliano». Nel corso dell’evento il presidente ha ricordato i fondi FSC e gli stanziamenti del governo per la sanità: «Lavoriamo per una sanità vicina ai cittadini. Se necessario torneremo a Roma – ha tuonato -. Dobbiamo essere il primo sistema sanitario in Italia”.

Volte

Il prossimo passo sarà quindi la posa della prima pietra che, come quella di ieri, segnerà un momento storico per la città. L’iniziativa di presentazione è stata promossa da Campania Libera che con il capogruppo in Consiglio Regionale, Giovanni Porcelli, sta seguendo il processo. «Garantire un servizio sanitario serio e adeguato sul territorio significa anche alleggerire il carico sugli ospedali e sui pronto soccorso napoletani – ha commentato Porcelli -. Si tratta di uno dei progetti di edilizia sanitaria più importanti per la Regione”.

Quando nacque il San Giuliano in via Basile venne “adattato” ad ospedale dato che la struttura in realtà era nata per un altro scopo. Nel corso degli anni sono stati fatti degli ampliamenti, soprattutto del pronto soccorso. Ma permangono criticità strutturali e relative al personale. San Giuliano serve una popolazione di oltre 300mila abitanti tra Giugliano, Villaricca, Qualiano, Melito, Mugnano e Marano.

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La mattina

 
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