Marsala, oggi si riunisce il Consiglio per discutere la mozione di sfiducia al sindaco Grillo – .

Questa mattina, alle 10, il Consiglio comunale di Marsala si riunirà nuovamente nella Sala delle Lapidi per una seduta diversa dalle altre. Oggi è infatti previsto il dibattito sulla mozione di sfiducia al sindaco Massimo Grillo. L’atto è stato presentato da 12 consiglieri comunali, tra cui i tre rappresentanti eletti con la minoranza (NicOla Fici, Rino Passalacqua E Mario Rodriguez) che altri nove colleghi originariamente eletti con la coalizione del sindaco in carica (Flavio Coppola, Walter Alagna, Piergiorgio Giacalone, Eleonora Milazzo, Leo Orlando, Gabriele Di Pietra, Pino Ferrantelli, Michele Accardi E Antonio Vinci).

Alla base dell’iniziativa dei 12 componenti dell’assemblea civica c’è un radicato malcontento nei confronti delle scelte politico-amministrative. In particolare, nel testo della mozione, i promotori della mozione di sfiducia evidenziano una disgregazione definitiva e irreparabile della coalizione che aveva sostenuto ed eletto il sindaco e accusano lo stesso sindaco di essersi isolato dai vari movimenti e partiti che costituiva la maggioranza in consiglio comunale, invece di concentrarsi sui bisogni reali della città. Per i firmatari della mozione, “nel corso dell’attuale unione si è verificato un totale fallimento amministrativo che sta compromettendo irrimediabilmente anche la stabilità sociale dell’intera comunità marsalese”. Infine, i 12 consiglieri in questione ritengono che il sindaco libico e la sua squadra abbiano prodotto risultati “insufficienti, se non inesistenti” rispetto all’attuazione del programma elettorale presentato al corpo elettorale nel 2020. Alla luce di ciò, per Per i firmatari della mozione, “nell’esclusivo interesse della città di Marsala e dei cittadini, si ritiene assolutamente indispensabile e non più possibile porre fine anticipatamente all’attuale esperienza amministrativa”.

Con un video diffuso ieri sui canali social, il sindaco Grillo ha risposto soffermandosi sul lavoro di questi tre anni e otto mesi di amministrazione, con particolare riferimento ai cantieri recentemente avviati per la rigenerazione urbana del lungomare e dei quartieri popolari. “Non è pensabile che tutto questo venga affidato a un burocrate, a un commissario – afferma Grillo -. Non credo che la maggioranza dei cittadini voglia tutto questo. Per questo credo che la mozione di sfiducia di oggi sia un atto che non fa il bene della città”.

Come evidenziato nei giorni scorsi, per approvare la mozione di sfiducia serviranno 15 voti favorevoli. Ai 12 firmatari dovranno quindi aggiungersi altri tre firmatari. A quel punto ci sarebbe il contemporaneo declino del sindaco con la sua giunta e del consiglio comunale, con una gestione commissariale che accompagnerebbe l’istituzione fino alla prima finestra elettorale. Sarebbe la prima volta nella storia recente della città.

 
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