La squadra mobile della questura di Latina indaga su quanto accaduto ieri pomeriggio in Largo Giovanni XXIII, sulla tangenziale della Capitale, dove due tunisini entrambi feriti da coltellate sono stati trasportati all’ospedale Santa Maria Goretti non a bordo di un’ambulanza, ma piuttosto le auto di alcuni conoscenti, uno dei quali con una lama di dieci centimetri ancora conficcata nella pancia. È successo tutto in pochi istanti intorno alle 17 in un kebab a due passi da Palazzo Lamaro e dal quartiere Nicolosi, una delle zone più problematiche della Capitale. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia ma, una volta arrivati all’incrocio, non hanno trovato più nessuno. I due stranieri, infatti, contrariamente a quanto accade la maggior parte delle volte, erano già stati portati all’ospedale pontino non dal 118, ma da alcune auto private, e sono stati subito ricoverati al pronto soccorso.
Nonostante entrambi avessero riportato ferite superficiali, uno di loro aveva ancora nel corpo un’arma da taglio, un coltello estratto dai medici dopo la TAC senza ulteriori complicazioni o nuovi interventi. Al momento nessuno dei due è in pericolo di vita. Resta però da accertare se i due episodi siano collegati tra loro oppure no. Un compito che spetta agli agenti della Squadra Mobile del vicequestore Mattia Falso, che dopo la fotoidentificazione del ferito hanno avviato le indagini per comprendere il contesto in cui è avvenuto il doppio accoltellamento.
Si tratta del terzo caso di violenza a Latina nel giro di 48 ore, dopo il sedicenne investito con bottiglie sabato sera nella zona della movida e il ventisettenne vittima di un agguato in viale Pier Luigi Nervi la stessa notte.
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Il Messaggero
