L’Asp di Palermo riorganizza il sistema di assistenza domiciliare integrata (Adi), adeguandolo alle innovazioni introdotte dal Pnrr. Le linee guida da seguire e applicare sono state il tema dell’incontro tra il direttore generale, Daniela Faraoni, e il direttore sanitario, Franco Cerrito con i direttori e i responsabili delle unità socio-sanitarie dei distretti aziendali e delle PTA e gli operatori accreditati e convenzionati per i servizi domiciliari. Presenti anche i responsabili del Dipartimento e dell’Unità di integrazione socio-sanitaria dell’Asp.
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato che i più recenti indirizzi normativi ministeriali e regionali prevedono che la realizzazione di una vera e propria assistenza sanitaria territoriale implichi un incremento qualitativo e quantitativo delle attività sanitarie da erogare a domicilio, con il conseguente spostamento dei servizi sanitari dal ospedale al domicilio del paziente.
“È importante – ha affermato il direttore generale dell’ASP di Palermo, Daniela Faraoni – inquadrare l’assistenza domiciliare nel contesto più ampio della medicina di prossimità, che prevede un’interazione virtuosa con l’ospedale di comunità e le case di comunità, sotto la direzione del Cot ( Centri operativi territoriali, ndr) recentemente e completamente istituiti in Azienda (sono 12 presso l’Asp di Palermo, tutti già attivi, ndr). L’interazione semplificata e rapida tra i molteplici attori della cura del paziente consentirà, infatti, il raggiungimento di obiettivi volti al miglioramento dei sistemi di cura”.
