PESARO – La coppia arrestata nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza di Pesaro nell’ambito dell’operazione “Alto livello”, un’indagine che ha portato alla luce una gigantesca frode fiscale, ha scelto di non parlare e di avvalersi della facoltà di non parlare risponde con la sede a Catania ma con filiali anche in altre parti d’Italia. Compresa Pesaro, dove circa un mese fa si era insediata nella zona balneare la coppia ritenuta dagli inquirenti la mente e il braccio operativo dell’organizzazione.
La coppia, 53 anni e 35 anni, attualmente detenuta a Villa Fastiggi, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Salvatore Di Salvo è considerato al vertice dell’associazione per delinquere, il suo socio, avvocato, è ritenuto dagli inquirenti promotore e organizzatore del sistema di truffe, alimentato dalla creazione di 14 reti d’impresa, di cui 37 società con la funzione di “distaccatori”. Secondo l’accusa, con il meccanismo attuato in cinque anni il fatturato delle società gestite da Di Salvo avrebbe raggiunto oltre 61 milioni, per i quali non sarebbero state pagate tasse e contributi dovuti per circa 25 milioni. Gioielli, orologi e auto di lusso, tra cui una, sono stati sequestrati alla coppia che aveva affittato locali sulla statale Adriatica per aprire un’agenzia di lavoro interinale. Lamborghini e due Porsche.
