I finanzieri del Comando Provinciale di Viterbo hanno recentemente concluso un intervento in materia di polizia ambientale che ha portato all’individuazione e al sequestro preventivo penale a Civita Castellana (VT) di un’area di circa 35.000 mq e di un quantitativo di circa 350 tonnellate, di rifiuti speciali depositati abusivamente e la segnalazione del responsabile all’AG competente.
L’attività ispettiva trae origine da uno dei servizi quotidiani di controllo economico del territorio svolto dalle Fiamme Gialle Civitoniche che, grazie anche al supporto operativo della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pratica di Mare, ha effettuato un intervento a distanza miniera situata nei pressi della Strada Statale Flaminia, dove sono stati rinvenuti cumuli di inerti di varia tipologia, veicoli abbandonati e materiali di scarto, trattati e gestiti in modo non conforme ai requisiti previsti dalla normativa di settore, poiché il deposito al suolo ha subito luogo privo di ogni protezione idonea a prevenire l’inquinamento del suolo, con conseguenti forti danni alle matrici ambientali. La ricognizione delle località è stata effettuata anche con il supporto di personale specializzato dell’Area Attività Estrattive della Regione Lazio.
Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo per il reato di gestione non autorizzata di rifiuti, sancito dall’articolo 256 del Testo unico ambientale, D.Lgs. 152/2006, e per aver depositato i predetti rifiuti depositati su una pavimentazione priva dei sistemi di impermeabilizzazione e di raccolta delle acque prescritti dalla normativa regionale, in applicazione degli articoli 113 e 137 del citato Testo Unico.
La responsabilità penale dell’indagato, però, sarà accertata solo all’esito del processo con sentenza penale irrevocabile. Su di lui, infatti, vale la presunzione di innocenza che l’articolo 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.
Prosegue l’attività della Guardia di Finanza per il contrasto dei reati lesivi dell’integrità del suolo e del paesaggio finalizzata alla salvaguardia del territorio e degli ecosistemi dall’inquinamento, nonché al recupero dei proventi illeciti maturati da chi perpetra comportamenti elusivi e non rispettosi delle norme volte a garantire la legalità economica e ambientale.
