PERUGIA – Si sono armati di carta, penna e francobolli e hanno scritto decine di lettere a tutte le società calcistiche affiliate al Perugia per rivolgere «un invito a ripensare la collaborazione con l’Ac Perugia Calcio di Massimiliano Santopadre, finché questa continuerà ad essere ostaggio di questa proprietà.”
È questa l’iniziativa intrapresa da Ingrifati, Armata Rossa e Nucleo XX Giugno, come ennesima protesta contro la società biancorossa, dopo i cori davanti alla casa di Santopadre e allo striscione della Brigata.
Nella lunga lettera, gli Ultras parlano di voler «raccontarvi la nostra tristezza e la nostra rabbia nel descrivere la situazione scomoda in cui si trovano i tifosi del Perugia». Fino all’ultima spinta:
«Con questo Perugia le speranze di vedere i propri ragazzi affermarsi nel mondo del calcio e realizzare i propri sogni sono praticamente impossibili, vista la mancanza di progettualità che è alla base dei tesseramenti. C’è da aggiungere che la collaborazione con Massimiliano Santopadre è di fatto uno schiaffo che date alla città ferita e ai suoi tifosi, umiliati e vilipesi da questo avventuriero il cui unico scopo è il proprio tornaconto personale e non certo quello di aiutare i vostri ragazzi a crescere e a dare opportunità “.
Anche se non è chiaro se e come e quando Santopadre cederà il club, con voci che parlano anche di mosse di mercato, il legame con la Curva Nord si è definitivamente spezzato.