Breaking news
«Il futuro prende forma» – . -
Margarita giura vendetta contro Cruz – . -
“Ho sempre creduto nei quarti di finale” – . -
le pagelle – . -
È morta Oriana Bertolino, 31 anni – . -
NeoLatina, il neo che ti rende unica – . -

nessun rispetto nemmeno per lo stemma della città, guano ovunque. Con noi non succederà. Abbiamo l’identità locale e nazionale nel nostro DNA”. – .

“Anche Ercole, il leggendario fondatore di Cremona, passato attraverso le intemperie dei millenni, non sfuggì all’indifferenza del Concilio Galimberti/Virgilio. Giace accanto allo stemma di Cremona completamente ricoperto di guano di piccione. Un pessimo messaggio per chi, come lo stesso Virgilio, mette nelle sue cinque parole quello dell’identità. Questo è un valore che si trasmette prendendosi cura dei simboli della città e di ciò che rappresentano per la comunità. E la sorte del personaggio mitologico fu riservata ai politici, ai benefattori e perfino ai vescovi che portarono Cremona agli onori della patria: anche le loro immagini umiliate da un infinito disinteresse”. Lo dice oggi Alessandro Portesanicandidato sindaco di centrodestra alla carica di sindaco.

“Questo tema spiega Portesani, è già stato evidenziato dai media così come dai comuni cittadini. E voglio riproporlo a poche ore dal voto perché è simbolo di due questioni importanti che i cremonesi dovranno valutare prima di entrare nella cabina elettorale. Il primo: l’incuria che la città e i suoi simboli vivono ormai da anni. Il secondo, forse ancora più importante, la mancanza di ascolto da parte di Galimberti e Virgilio nei confronti dei cittadini che possono anche protestare, ma ai quali si può anche non rispondere”.

“Il guano sulle statue di Pietro Vacchelli, Giovanni Cadolini, dei vescovi Bonomelli e Cazzani, Angelo Bargoni, è veramente inguardabile. Lo è ancora di più – spiega Portesani – perché questi monumenti si trovano nel cortile di Federico II del Palazzo Comunale: la casa di tutto il popolo cremonese. Tutto questo è simbolo di grande trascuratezza. Ma soprattutto di mancanza di rispetto sia verso i cittadini di oggi che verso questi illustri personaggi; ricordiamo ad esempio che Mons. Cazzani salvò migliaia di vite da un bombardamento tedesco che avrebbe potuto radere al suolo la città”.

“Un discorso a parte merita il busto di Ettore Sacchi, lasciato in uno stato indecente. Sergio Ravelli e il mondo radicale cremonese hanno organizzato tempo fa una giornata di studi per ricordare questa personalità che, in sordina, il Comune ha sostenuto. Un’operazione culturale e politica importante per la storia della città. Anche questo non è bastato al duo Galimberti/Virgilio per prestare attenzione a questo personaggio e alla sua immagine. Qui noi del centro abbiamo nel dna l’identità locale e nazionale, non permetteremo più che tutto questo accada: sia per il decoro della città che per la conservazione del patrimonio e della memoria storica. L’identità non è una parola vuota: è un concetto che richiede impegno e volontà”, conclude Portesani.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Il Tirreno saved – .
NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .