Fondi per le politiche sociali, accelerato il processo di convenzioni con gli enti previdenziali
Nota stampa dell’Assessore al Welfare Giusy Pino:
“Le somme di cui il Comune di Catanzaro, in qualità di ente capofila dell’Ambito Territoriale Sociale, è beneficiario con riferimento ai Fondi nazionali e regionali per le politiche sociali ammontano a circa 2 milioni 800 mila euro. La Conferenza dei Sindaci, nell’ultima riunione, ha approvato la programmazione di tali risorse per l’anno 2024, stabilendo le percentuali di distribuzione per le diverse macroaree famiglie e minori, disabili, adulti svantaggiati e anziani. Si tratta di un importante atto deliberativo che fa seguito alle nuove linee guida pervenute dalla Regione Calabria all’inizio dell’anno, con le quali vengono fissati l’importo dei canoni per le strutture residenziali e semiresidenziali, l’ammontare dei servizi territoriali e le modalità di determinazione della partecipazione degli utenti. .
L’amministrazione comunale, con un provvedimento varato in giunta, ha quindi dato il via libera allo schema concordatario del sistema delle strutture socio-assistenziali per l’anno in corso, con l’impegno volto ad accorciare i tempi rispetto al passato e a progettare, in anticipo, le conseguenti procedure che regolamentano tale settore. Il settore politiche sociali, infatti, dovrà ora, come stabilito dalla stessa Giunta, stilare l’elenco definitivo delle strutture socio-assistenziali ricadenti nell’ambito territoriale sociale di Catanzaro, autorizzate e accreditate, a cui gli utenti potranno fare riferimento. per i vari servizi offerti.
Contestualmente dovranno essere avviate le procedure per la convenzione con gli enti gestori delle strutture socio-assistenziali e, infine, per l’approvazione dell’avviso pubblico finalizzato alla presa in carico degli utenti, residenti nei diversi Comuni ricadenti nell’Ambito . È un lavoro complesso, iniziato da lontano e portato avanti tra tante difficoltà e pesanti oneri amministrativi e finanziari. Su questo fronte occorre avviare una seria riflessione, per consentire ai singoli Comuni di poter programmare attività con le strutture del terzo settore, che costituiscono il fondamentale supporto operativo per il territorio”.
