Beni confiscati a un imprenditore affiliato alla cosca “Labate” per un milione di euro – .

Reggio Calabria – La Polizia di Stato ha dato attuazione al provvedimento con cui il Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, accogliendo integralmente le richieste della Procura della Repubblica e del Questore della Provincia di Reggio Calabria, ha disposto la confisca dei beni mobili ed immobili di un imprenditore reggino, attivo nel settore della produzione e del commercio di imballaggi industriali, già condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio alla reclusione di 4 anni e 6 mesi per il reato di associazione mafiosa nel c.d. criminale procedimento “LARICE 1” e, più recentemente, condannato il 6.12.2021, con sentenza di primo grado emessa nell’ambito del procedimento penale cosiddetto “Helianthus”, a 17 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di associazione mafiosa quale indagato, allo stato degli atti e ferme le successive valutazioni di merito, del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso quale affiliato alla cosca “Labate”, operante nel Comune di Reggio Calabria e dintorni le zone.

Dagli accertamenti patrimoniali è emerso che l’imprenditore, in un arco di tempo compreso tra la metà degli anni ’80 e il dicembre 2021, aveva accumulato ingenti capitali, sproporzionati rispetto al reddito dichiarato.

In esecuzione del citato provvedimento sono stati confiscati una ditta individuale, un fabbricato industriale ed un terreno, tutti siti nel capoluogo di Reggio Emilia, nonché due autoveicoli aziendali e diversi rapporti finanziari, per un importo complessivo di 1 milione. euro. .

Con il citato provvedimento il Tribunale ha disposto anche la misura di prevenzione di Sorveglianza Speciale PS nei confronti dell’imprenditore con obbligo di dimora per quattro anni nel comune di residenza.

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