Trova la figlia a letto con lo zio: «Papà lo ha buttato dal balcone». Poi gli lanciò i vermi: “Striscia via” – .

Trova la figlia a letto con lo zio: «Papà lo ha buttato dal balcone». Poi gli lanciò i vermi: “Striscia via” – .
Trova la figlia a letto con lo zio: «Papà lo ha buttato dal balcone». Poi gli lanciò i vermi: “Striscia via” – .

Trova la figlia 16enne a letto con il fratello: «Papà, pensando che lo zio avesse avuto rapporti sessuali con me, lo ha minacciato dicendo: “Te lo faccio vedere, devi imparare a vivere”. Lo ha portato sul balcone e gli ha dato un violento calcio. allo sterno lo fece volare giù da tre metri d’altezza”. È il racconto che la ragazza consegna alla polizia di quanto accaduto la mattina del 25 maggio in un piccolo paese del sud della Tuscia. Un episodio che costò al padre, un 40enne viterbese, l’arresto per tentato omicidio ma anche una denuncia per maltrattamenti in famiglia. La stessa figlia, infatti, lo descrive agli agenti come un “uomo violento e pericoloso, dal carattere aggressivo tanto da temere per la sua incolumità”. “Nell’ultimo mese – aggiunge la ragazza – ha avuto continui colloqui con tutti i familiari”. Pochi giorni prima, inoltre, l’uomo avrebbe danneggiato anche la vetrina di un negozio, sempre nel viterbese, oltre ad essere già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona ed essere stato condannato in via definitiva a due anni per fatti di reato. farmaco.

Sull’autobus ha mimato di colpire la figlia alla giugulare

Gli agenti del commissariato Prati di Roma hanno ricostruito quanto accaduto il 25 maggio scorso e sono intervenuti intorno alle 7.30 di martedì scorso alla stazione di Saxa Rubra a causa di una lite denunciata dall’autista del pullman che il 16enne è solito portare dalla Tuscia a Roma. raggiungere la capitale. Quella mattina la bambina trovò ad aspettarla sull’autobus il padre che, dopo essersi avvicinato, si arrabbiò talmente tanto da darle uno schiaffo fino a estrarre dalla custodia del telefono una lama affilata e appuntita e mimare di colpirla alla giugulare. . . “Con questa posso andare in giro – avrebbe detto l’uomo alla figlia -, tanto non possono portarmelo via perché non è un’arma ma funziona lo stesso”. La lametta, che gli agenti hanno trovato nascosta nella custodia del cellulare del 40enne, è stata poi sequestrata.

Zio e nipote a letto insieme dopo la festa

Portati entrambi in questura, la minorenne, ascoltata in maniera protetta, rivela e racconta di quando il padre gettò dal balcone lo zio 35enne dopo averlo sorpreso a dormire con lei. “Intorno al primo 25 maggio – ricostruisce il 16enne – tornavamo a casa da una festa in paese, dalla quale papà se ne andò dopo essere stato invitato dai parenti a comportarsi in modo più consono. Con lo zio siamo andati a letto nel mio letto dato che era casa sua mio padre ci era andato clandestinamente, non ha assolutamente cercato di avere un approccio sessuale, non ha mai avuto un atteggiamento ambiguo nei miei confronti, aveva anche le scarpe, ed io indossava una camicia tipo vestaglia che mi copriva fino alle ginocchia”.

Lo butta a terra e gli lancia dei vermi: “Striscia via”

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