Si sono svolti questa mattina i funerali di Michele Lanfranchi, 19 anni, trovato morto nei giorni scorsi sul marciapiede di via Michelangelo Rizzo, nel quartiere Giostra di Messina, ucciso con un colpo di pistola da lui stesso forse sparato per errore. Questa mattina decine di giovani del quartiere si sono riuniti per dare l’ultimo saluto al loro amico, tutti con indosso una maglietta bianca con la sua foto, le mani giunte e le braccia avvolte intorno alle spalle per sostenersi.
Tra scoppi e musica, una folla emozionata si è fermata per qualche minuto prima che la bara “marchiata” venisse issata sull’auto, sotto lo striscione con le foto del 19enne. Il corteo ha poi attraversato la città fino al cimitero centrale dove, dopo altri fuochi d’artificio all’arrivo dell’auto, il parroco della chiesa evangelica di viale Regina Margherita ha officiato la benedizione prima della sepoltura. Intanto ieri gli inquirenti hanno ricevuto i primi risultati dell’autopsia che hanno confermato che addosso a Michele c’è stato un solo colpo di pistola e la traiettoria sembra compatibile con un colpo dal basso verso l’alto, sparato per caso e sparato molto tempo fa. Vicino.
Le indagini al momento ma solo come atto necessario vedono notificato un solo indagato per omicidio, il quarantenne Giovanni Laganà, proprietario dell’appartamento dove sarebbe avvenuta la tragedia.
