gesta di Vannacci, Salis e Decaro. Annunziata e Nardella ok, 150mila voti per Renzi, nel M5S emerge solo Tridico – .

gesta di Vannacci, Salis e Decaro. Annunziata e Nardella ok, 150mila voti per Renzi, nel M5S emerge solo Tridico – .
gesta di Vannacci, Salis e Decaro. Annunziata e Nardella ok, 150mila voti per Renzi, nel M5S emerge solo Tridico – .

DiClaudio Del Frate

Preferenze uniche alle elezioni europee in Italia

Il voto degli italiani alle elezioni è ormai considerato stabilizzato europeo (con FdI vicina al 29% e il Pd che spinge sopra il 24), la partita ora si gioca sulle preferenze dei singoli e su chi sarà composta la pattuglia di 76 parlamentari che l’Italia invierà a Strasburgo.

Nella coalizione di centrodestra ForzaItalia supera la Lega con il 9,7% contro il 9,1%. Carroccio. Il risultato è stato deludente Movimento 5 Stelle, che scende al di sotto di una percentuale a doppia cifra (9,9%). Un successo invece Alleanza verde e sinistra che grazie alla candidatura di Ilaria Salis supera il 6,6%. Tuttavia, i Riformisti al Centro, sia gli “Stati Uniti d’Europa” di Renzi (150mila voti) e Boninobloccato al 3,7%, rispetto alla classifica “Noi siamo europei”. Calendario al 3,3%.

I risultati delle elezioni europee, in diretta

Giorgia Melonicome era facile prevedere, è il primatista assoluto di consensi personali: raggiunge i 2 milioni e mezzo di preferenze (nella circoscrizione Nord Ovest ha ottenuto 582.565 voti, 379.253 nella sola Lombardia), essendosi schierato come leader in tutte e cinque le circoscrizioni elettorali. Il primo ministro, però, cederà il suo posto ad altri membri della lista e, nonostante le sue ottime prestazioni personali, non si avvicina al record di consenso personale stabilito da Silvio Berlusconi nel 1999: tre milioni di voti. «Giorgia» di fatto cannibalizza gli altri esponenti delle liste FdI, molto distanti in fatto di voti personali. «È un messaggio personale che mi hanno dato gli italiani e che mi riempie di orgoglio e responsabilità. Per quanto mi riguarda i festeggiamenti durano 5 minuti quando le elezioni vanno bene. Poi tutto si trasforma in responsabilità”, ha commentato il primo ministro.

Tutte le preferenze, lista per lista: i dati

Il risultato è molto atteso, in Lega ma non solo Roberto Vannacci: il generale stacca tutti, superando il mezzo milione di voti con documenti nella circoscrizione elettorale del Nord Ovest.

Nel Pd l’esperimento risalta, ma in modo negativo Marco Tarquinio: l’ex direttore di Futuro, che ha assunto posizioni apertamente pacifiste ma è anche molto critico nei confronti dei diritti delle coppie omosessuali, rischia di non essere eletto. Nel collegio elettorale del Centro Italia Tarquinio non supera i 27mila voti e viene superato da altri sei compagni di partito. Al contrario, gli elettori dem hanno premiato l’altra candidatura “esterna”, quella di Cecilia Strada: nel Nord Ovest la figlia del fondatore di Emergency raccoglie 235mila voti e supera nettamente il secondo arrivato, il sindaco uscente di Bergamo Giorgio Gori.

Mentre dopo vent’anni e quattro legislature, Patrizia Toia Il (Pd) lascia il Parlamento europeo. Inserita all’ultimo momento nella lista nella circoscrizione Nord Ovest con eccezione ai due mandati (il secondo per lei), non ha infatti raggiunto le 30mila preferenze che hanno invece superato altri otto candidati Dem e quindi non è stata eletta .

Il giornalista Lucia Annunziata è stata invece eletta al Parlamento Europeo, nella lista del Partito Democratico. Questo è ciò che dice Youtrend in un post sul suo account X. Eletto anche il sindaco uscente di Firenze, Dario Nardella.

Sempre nel Pd emerge l’exploit del sindaco di Bari Antonio Decaro, al centro di una polemica con risvolti giudiziari durante la campagna elettorale. Un inciampo che non ha intaccato la popolarità del candidato, al quale l’elettorato ha attribuito 482.900 voti nella circoscrizione del Mezzogiorno. Decaro si trascina dietro l’intera festa con un risultato sorprendente: la Puglia diventa la seconda roccaforte “rossa” dopo l’Emilia Romagna e prima della Toscana. Il primo cittadino barese ottiene il doppio dei voti dell’altro big della lista, Lucia Annunziata e il quadruplo di Pina Picierno, parlamentare uscente in casa dem.

Elly Schlein, candidato al Centro e nelle Isole non supera i 200.000 voti; fa meglio del segretario Stefano Bonaccini che nella “sua” Emilia porta a casa 380mila preferenze.

Un altro nome che ha animato la campagna elettorale è stato quello di Ilaria Salis. Al successo della lista dei Verdi di sinistra ha indubbiamente contribuito l’attivista che si trova agli arresti domiciliari a Budapest: l’attivista ha superato i 176mila voti nelle due circoscrizioni in cui corre con l’Avs, il Nord-Ovest, dove è capolista, e le Isole.

In Forza Italia il primatista delle preferenze è Antonio Tajani: il segretario del partito e vice primo ministro raccoglie ca 390.000 voti. Tajani si candida in tutte le circoscrizioni tranne che nelle Isole. Al Sud ha ottenuto il miglior risultato, con oltre 140mila preferenze. In Sicilia e Sardegna i sondaggi premiano il consigliere siciliano Edy Tamajo, che ha superato la capolista Caterina Chinnici. Nel Nord Ovest non brilla Letizia Moratti (ma è terzo con 36mila voti) mentre l’endorsement dell’ultimo minuto di Umberto Bossi a favore dell’ex leghista Marco Reguzzoni non ha effetti miracolosi: 6.700 voti, troppo pochi. Ancor peggio, nella stessa circoscrizione, un altro ex leghista Roberto Cottaex parlamentare e governatore del Piemonte: 3.851 preferenze.

Tuttavia, il risultato personale di Matteo Renzi: l’ex premier ha raccolto 150mila preferenze sul suo nome ma la lista degli Stati Uniti d’Europa resta sotto la soglia del 4%

Nel M5S l’unico nome a emergere è quello dell’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, capace di totalizzare 117.507 preferenze nella circoscrizione Sud. Tridico, capofila al Sud del Movimento, andrà a Strasburgo. È anche il più votato in tutte e cinque le circoscrizioni (quello a lui più vicino è Giuseppe Antoci con oltre 64mila preferenze).

La campionessa di calcio femminile andrà probabilmente anche a rappresentare l’Italia nella UE Carolina Morace, che è primo nella lista del M5s nella circoscrizione Centrale con 22.683 voti e circa 2.500 sezioni ancora da contare.

Fuori Alessandro Tommasi, candidato con Azione: il fondatore di Will ha ricevuto 1030 preferenze. L’imprenditore, che lo scorso settembre ha fondato il partito mediatico Nos, correva nel Nord-Ovest d’Italia.

L’ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi arriva al decimo posto nella graduatoria di Fratelli d’Italia al Sud, con quasi 23mila preferenze.

Anche la lista creata da è rimasta al di sotto della soglia del 4%. Michele Santoro “Pace, terra, dignità” che aveva tra gli altri come candidato lo scrittore Ginevra Bompiani e l’attore Paolo Rossi. Santoro, candidato in tutte le circoscrizioni, ha ottenuto oltre 160mila preferenze.

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10 giugno 2024 (modificato il 10 giugno 2024 | 12:25)

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