questa mattina l’inaugurazione di una nuova dedica sulla targa stradale – .

questa mattina l’inaugurazione di una nuova dedica sulla targa stradale – .
questa mattina l’inaugurazione di una nuova dedica sulla targa stradale – .

Trento festeggia cento anni oggi dall’assassinio di Giacomo Matteotti. A seguito di una mozione firmata da numerosi consiglieri comunali questa mattina in via Giacomo Matteotti, all’incrocio con via Ortigara, si è svolta la cerimonia di inaugurazione di una nuova dedica sulla targa stradale su cui campeggia la scritta “Deputato socialista, martire della libertà – 1885/1924”.

Alla presenza di numerose autorità cittadine, il direttore del Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi ha tracciato un accorato excursus storico di Matteotti, ricordando la sua parabola umana e politica nonché il suo legame con il Trentino dato che la famiglia paterna era originaria della valle di Pejo.

A seguire – prima di liberare il cartello stradale dalla bandiera del Comune di Trento – il vicesindaco Elisabetta Bozzarelli Egli ha detto: “La storia di Matteotti ci racconta molto dell’Italia degli anni ’20, dell’ascesa del fascismo, della sua natura violenta e autoritaria e, infine, delle divisioni interne della sinistra, incapace di superare le differenze ideologiche. La storia di Matteotti parla anche all’Italia di oggi: mette in guardia dal tollerare anche la minima erosione dei diritti, dal giustificare qualsiasi violenza, dall’affidarsi a un leader apparentemente carismatico che avrebbe il compito di accelerare la risoluzione dei problemi risparmiando sui costi di democrazia. Ciò che mi colpisce di tutta questa vicenda è l’impunità di cui godono i mandanti e gli autori del delitto. Bastano solo la sua vita e il suo destino a sfatare quell’idea – che riaffiora oggi – di un fascismo che, prima delle leggi razziali e dell’alleanza con Hitler, era tutto sommato ‘moderato’”.

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Alla cerimonia ha partecipato un folto pubblico di alcuni gruppi scolastici, rappresentanti degli Alpini, dell’Anpi, dei Carabinieri e della Croce Rossa, dei sindacati oltre a tanti comuni cittadini.

I festeggiamenti proseguiranno alle 20.30 – nel cortile interno di Palazzo Geremia – con “Crimine di Stato”recital teatrale realizzato dal club Armonia in collaborazione con il Fondazione Museo storico trentino e la corale “Bella Ciao”. L’opera teatrale cerca di raccontarne i profili “paralleli” di Matteotti e del suo assassino, Amerigo Dumini, evidenziandone i legami con i massimi vertici del regime in quella che fu una “crimine di Stato”.

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