Banca Generali porta ad Avellino il progetto “BG4SDG’S Time To Change” – .

Banca Generali porta ad Avellino il progetto “BG4SDG’S Time To Change”, attraverso una mostra fotografica e un talk che riunisce rappresentanti delle imprese, delle professioni e della formazione. Al centro dell’attenzione il dibattito sui temi della transizione sostenibile nel settore vitivinicolo ed enologico, presso il Concorso “F. De Sanctis”, esplorando i fattori di competitività offerti dall’agenda degli SDG.

La tavola rotonda “Time To Change. Enologia e sostenibilità”, introdotta da Marino Giordano, Direttore Generale, e Paolo Sanfilippo, Agente Pianificatore Finanziario di Banca Generali Private, vede la partecipazione di Enzo Ruini, Direttore Vendite Strategiche per la Sostenibilità di Banca Generali, Pietro Caterini, Preside dell’Istituto Agrario” F. De Sanctis”, Mario Lariccia, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Avellino e Teresa Bruno, Presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia.

Oltre al talk, l’iniziativa della banca leader nella tutela del risparmio prevede l’esposizione della mostra “Time to Change” e la proiezione dell’omonimo film documentario presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e attualmente in distribuzione presso la piattaforma Rai Cinema su Rai Play.

Il settore vitivinicolo rappresenta un’eccellenza del Made in Italy e una componente in crescita della nostra economia, che muove un mercato dal valore della produzione di 45 miliardi di euro, grazie all’alta qualità del prodotto e alla forza innovativa di tante aziende, spesso piccole e medio. Un settore già significativamente interessato dalla transizione sostenibile, soprattutto in termini di tutela dell’ambiente e della biodiversità, e che oggi persegue sempre più la riduzione delle emissioni di gas serra e il rispetto di criteri di sostenibilità sociale.

“Le sfide della competitività per le imprese non dipendono più solo da fattori produttivi e di mercato, ma sempre più anche da come le aziende riescono a far percepire la propria distintività nella gestione, nelle modalità di comunicazione e negli obiettivi di sostenibilità che riescono a darsi. In questo senso, gli spunti di riflessione offerti dal nostro progetto ‘Time To Change’ aiutano a comprendere come il settore del risparmio gestito e degli investimenti sta accompagnando le PMI ad affrontare le sfide della transizione, sfruttando al meglio le opportunità offerte da questo percorso”, ha commentato Corrado Liguori, Direttore Vendite Rete – Sud di Banca Generali. “Con questa iniziativa vogliamo essere ancora più vicini al territorio con l’ambizione di generare un impatto sulla sensibilità di tutti e crediamo che in un centro come Avellino ci sia terreno fertile per un messaggio come questo”.

BG4SDG’S – Time to Change è il progetto con cui Banca Generali si pone l’obiettivo di sensibilizzare sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e di evidenziare le criticità di alcuni target ambientali, nonché le opportunità grazie all’innovazione e alla capacità dell’uomo di superare gli ostacoli. Banca Generali lo ha fatto attraverso il progetto fotografico curato dal fotografo Stefano Guindani, un reportage che dall’Artico alle Maldive, dai più grandi impianti solari del Nord America alla cooperazione socio-economica per la pace tra i popoli, vuole simboleggiare gli obiettivi dell’ONU Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.

Il film documentario

Del progetto fa parte anche il docufilm che sarà proiettato in occasione dell’evento inaugurale, realizzato da Banca Generali, prodotto da Cannizzo Produzioni e diretto da Emanuele Imbucci. Il film, attraverso la voce narrante di Rocío Muñoz Morales, racconta il viaggio da Milano al Kenya e mostra come il percorso verso una società sostenibile passi sia dal riciclo dei pneumatici fuori uso che dall’istruzione di qualità negli angoli più rurali del mondo. paesi in via di sviluppo. Nel film Stefano Guindani si è preso la briga di rappresentare i molteplici volti del cammino verso la sostenibilità, attraversando 17 Paesi – dal Guatemala al Kenya, passando per le Isole Svalbard, India, Colombia, Minnesota, Singapore, Turchia, Uganda e tanti altri – da un lato constatando i ritardi nell’azione umana per salvare l’ambiente ma anche l’impegno e la speranza attraverso esempi virtuosi.

 
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