La Poli Bortone non supera il 50%, quasi certo il ballottaggio con Salvemini – .

La Poli Bortone non supera il 50%, quasi certo il ballottaggio con Salvemini – .
La Poli Bortone non supera il 50%, quasi certo il ballottaggio con Salvemini – .

La sfida per la carica di sindaco di Lecce è stata una gara serrata tra i Il sindaco uscente di centrosinistra Carlo Salvemini E la sfidante del centrodestra Adriana Poli Bortonel’ex senatore ha sorprendentemente ricevuto più voti del sindaco in carica dal 2017.
In assenza di dati ufficiali da parte della Prefettura – che in tarda serata aveva ufficializzato solo i risultati di poco più di un terzo delle 102 sezioni elettorali – ci affidiamo ai dati provenienti dai rispettivi comitati elettorali, acquisiti in tempo reale dal vari rappresentanti di lista sparsi nei seggi cittadini. E che delineano due risultati diversi: secondo la commissione Salvemini si tratterà di ballottaggio; per quello di Poli Bortone, già sindaco dal 1998 al 2007tuttavia, è stata una vittoria al primo turno.

Dati del comitato

Entrambi, però, confermano il vantaggio del candidato sindaco per la coalizione di centrodestra: per il comitato sindacale uscente, infatti, lo sfidante ha raccolto oltre il 49 per cento dei voti, contro il 48 per cento e poco più di Salvemini. Dati che supererebbero il 50 per cento dei voti più uno, però, secondo il comitato dell’ex senatore Poli Bortone, che le permetterebbe di indossare nuovamente la fascia tricolore 17 anni dopo l’ultima volta. Se ciò accadesse, per lei sarebbe una seconda vittoria (al primo turno) contro un’amministrazione Salvemini uscente: accadde anche nel maggio 1998, in occasione della sua prima elezione a sindaco di Lecce, quando alle urne lei ebbe la meglio sull’allora sindaco, Stefano Salvemini, padre di Carlo.

Affluenza in lieve calo rispetto al 2019

Su un totale di 78.042 elettori, Si è recato alle urne il 68,53%. di essi – pari a 53.482 elettori – registrando un leggero calo (in termini percentuali) nella partecipazione dei cittadini rispetto alle elezioni amministrative del 2019, quando andò a votare il 69,81 per cento degli elettori leccesi, ovvero 54.418 elettori.
Lo spoglio nei 102 seggi elettorali è iniziato puntualmente alle 14 di ieri. E tra i due candidati del centrosinistra e del centrodestra si è subito profilato un testa a testa, con risultati che in giornata sono stati spesso contrastanti – ma che hanno visto quasi sempre Poli Bortone prevalere su Salvemini – aumentando l’attesa e l’incertezza. Una rincorsa continua, una battaglia fino all’ultimo voto, che potrebbe decidere il verdetto finale oppure rinviarlo. Solo quando ormai era l’alba dell’11 giugno si ebbe la conferma che nessuno dei due candidati sarebbe arrivato al primo turno: La Poli Bortone si ferma al 49,64% E Salvemini al 47%, quando il Sle elezioni esaminate sono 98 su 102. Una sfida all’ultimo voto che è andata avanti tutta la notte, rallentata da problemi nel riconteggio di alcune schede e che ha portato i carabinieri a intervenire in alcuni seggi elettorali e ha tenuto con il fiato sospeso l’intero elettorato fino all’ultimo momento. Quando il conteggio era nella fase finale, gli atti relativi ad alcune sezioni sono stati trasmessi all’ufficio elettorale provinciale per il completamento delle operazioni. Secondo quanto reso noto dalla prefettura, si tratta delle sezioni nn. 25, 26, 35 e 88. Secondo la commissione di Adriana Poli Bortone, tra le 300 schede annullate ci sarebbero voti utili per la vittoria al primo turno e, per questo, è stato richiesto un riconteggio.
Ininfluenti i risultati degli sfidanti Alberto Siculella e Agostino Ciucci.

Salvemini: «Mai sottovalutato il candidato Poli Bortone»

«Ho affrontato questa campagna elettorale evocando sempre uno scenario contestabile e questo viene confermato – è il commento del sindaco uscente Carlo Salvemini nel pomeriggio – è giusto aspettare il fischio finale dell’arbitro per capire come è andata . Non ho mai sottovalutato il candidato Poli Bortone”.
Nessun commento, invece, da parte dell’ex senatore, che rinviava ogni dichiarazione all’acquisizione del risultato ufficialeche a tarda ora era consapevole comunque – come riferito anche dai due comitati, seppure con percentuali diverse – di aver ricevuto più preferenze del suo sfidante, probabilmente anche “trascinato” dalle consultazioni per il Parlamento Europeo, che in città visto come il primo partito Fratelli d’Italia: «Un dato straordinario – ha commentato l’onorevole Saverio Congedo, deputato e presidente provinciale del partito del premier Meloni – che ci conferma di gran lunga il primo partito con una percentuale del 32 per cento in provincia di Lecce e il 31% nel comune capoluogo”.

 
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