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È il giorno di lutto nel mondo universitario e sanitario modenese per la morte di Anna Sviridenko, uccisa dal marito.
‘Ricorderemo Anna sempre con il sorriso – dice Annarita Pecchi, professoressa associata di Radiologia -. Fino all’ultimo giorno hai lavorato con grande positività. Ho fatto l’ultimo turno con lei, sabato fino alle 13.30. I colleghi spiegano di non aver notato nulla di strano. «Non ha mai parlato dei suoi problemi e anche l’ultimo giorno è stato un giorno come tutti gli altri. Siamo tutti scioccati: quando abbiamo appreso la notizia abbiamo provato più volte a verificare che fosse lei, perché non ci sembrava possibile”.
‘Era una persona estremamente competente, dopo un periodo da specialista e un periodo a Carpi, aveva compiuto l’intero percorso di specializzazione proprio qui a Modena nel nostro reparto – spiega Pietro Torricelli, direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini -.
È una cosa terribile. Dal punto di vista tecnico Anna era estremamente competente, sappiamo che ha lavorato anche per Innsbruck: qui lavorano una quarantina di specialisti come lei che si alternano anche con altre strutture sanitarie e ospedaliere. Al di là del suo sorriso e della sua umanità, la ricordiamo per la sua grande competenza e preparazione a livello tecnico. Avrebbe sicuramente avuto grandi prospettive professionali.’
Anche l’Azienda Sanitaria Locale di Modena si unisce al cordoglio. ‘Insieme a tutti i professionisti dell’AUSL – dichiara la direttrice Anna Maria Petrini – condanniamo fermamente l’atto ignobile perpetrato nei confronti di questo professionista così come di ogni donna vittima di violenza. Continueremo a ribadire in tutti i contesti possibili la necessità di un impegno congiunto di tutte le componenti della nostra Comunità per evitare il ripetersi di questi gesti ignobili e promuovere una cultura del dialogo, del rispetto e della non violenza.
