In un mondo dove la solidarietà e la condivisione diventano sempre più preziose, il nuovo ristorante Le Torri a Villa Vogel si presenta come un altro esempio virtuoso. Accade nell’immediata periferia occidentale del capoluogo toscano, che è gestito da Fondazione Caritas Solidale di Firenze. Già noto per le sue mense cittadine diurne, ora aprirà le sue porte alla città all’insegna del motto di “Cucina è condivisione”. L’inaugurazione è prevista per giovedì 13 giugno a partire dalle ore 19.30.
Il nuovo progetto della Fondazione Caritas Solidarietà di Firenze
Solo mangiando qui potrai fare del bene al nuovo ristorante Le Torri, un progetto nato con l’obiettivo di unire il buon cibo alla solidarietà. A lavorare in cucina e in sala, infatti, sono i volontari e beneficiari della Fondazione Caritas di Firenze, minori provenienti dai centri di accoglienza, studenti degli istituti alberghieri, pensionati, giovani del servizio civile e persone con disabilità. “Il gruppo è formato da un mondo multiforme in cui ognuno con la propria forza, il proprio stile, la propria sensibilità dà un contributo importante. Per tutti è un’occasione per creare relazioni, per alcuni è anche un’occasione per imparare un mestiere” spiega Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione Caritas Solidarietà di Firenze. Questo progetto non offre solo l’opportunità di creare relazioni significative, ma per alcuni rappresenta anche una grande opportunità per apprendere nuove competenze professionali ed entrare nel mondo del lavoro. “È un sogno che diventa realtà, e continua il percorso iniziato da Don Danilo Cubattoli e Ghita Vogel, sua storica collaboratrice, che ci hanno donato la struttura de Le Torri. Sarà un posto dove ti sentirai a casa”.
In cucina lo chef Gabriele Andreoni
Insieme allo storico chef della struttura Carlo Mazzolasarà Gabriele Andreoni. Classe 1981, originario di Fiesole, dopo aver frequentato ALMA ha maturato esperienze con Giancarlo Perbellini, Mauro Colagreco e Heinz Beck. Dopo l’esperienza presso L’Oste Trattoria Italiana di Calenzano (chiusa a dicembre), oggi ha preso parte a questo progetto di Fondazione Caritas. “Collaboro da tempo con la Caritas di Firenze. Durante il periodo Covid ho fatto volontariato presso le mense dei poveri, e poi ho partecipato a molte delle loro cene di beneficenza. Ci conosciamo da anni.”, spiega lo chef Andreoni. Lo troverete qui in pianta stabile a dirigere i lavori.
Il Ristorante Le Torri della Fondazione Caritas di Firenze
La struttura era una vecchia stanza già utilizzata per progetti sociali. È quindi un ristorante a tutti gli effettisia dal punto di vista estetico che per l’allestimento con cucina espressa e servizio al tavolo. “E poi abbiamo un bellissimo spazio esterno nel parco, quindi con la Fondazione abbiamo pensato di iniziare quest’avventura in estate per sfruttarlo al meglio. L’idea è di continuare anche durante l’inverno”, spiega lo chef fiorentino. Le Torri sarà quindi ristorante e pizzeria aperto solo la sera dal giovedì alla domenica, mentre il servizio mensa continuerà a funzionare normalmente a pranzo.
L’apprezzata proposta del ristorante Le Torri
Il menù ideato da Gabriele Andreoni prevede primi e secondi piatti, ma anche hamburger, street food e pizze. “L’idea era quella di partire con un menù popolare, anche nei prezzi, che potesse soddisfare le esigenze di una clientela variegata, considerando che ci troviamo in un quartiere alle porte di Firenze, molto riqualificato e ricco di verde . Siamo all’interno del parco (5 ettari) più importante della zona”. Puoi mangiare a Le Torri pizza cotta nel forno a legna (7-10€), hamburger di carne, pesce e verdure (12-15€) servito con patatine fritte, ma anche primi piatti con pasta fresca come i tonnarelli allo scoglio e i tortelli del Mugello. Ci sono anche antipasti (4-6€) da condividere compresi Panzanella del pescatore, cecina, fritture e spiedini. Per finire, i dolci fatti in casa (€4-6). Ci sarà anche un menù pensato per i bambini (8 euro). “E un progetto importante, sia per le persone che verranno a mangiare da noi, sia per le persone che lavoreranno lì”.
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