Starship ovvero la (volontà di) potere di Elon Musk e SpaceX – .

Starship ovvero la (volontà di) potere di Elon Musk e SpaceX – .
Starship ovvero la (volontà di) potere di Elon Musk e SpaceX – .

È vero, quel volo non solo ha raggiunto tutti gli obiettivi che Musk e SpaceX si erano prefissati – in particolare la sopravvivenza della Nave 29 al massimo stress termico durante il rientro in atmosfera – e, nel frattempo, ha entusiasmato gli appassionati realizzando il primo ammaraggio controllato di un Super Pesante, il Booster 11; la questione è che, pur trattandosi di un test, è riuscito a mettere in ombra l’importante attracco del primo Starliner con equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale, nonché il fatto che, nel frattempo, Cina con la missione Chang’e-6 riportava sulla Terra, per la prima volta nella storia, campioni di terreno e roccia prelevati dal lato nascosto della Luna.

Le ragioni di questo squilibrio non risiedono tanto, o semplicemente, nel potere mediatico di Musk e delle sue imprese extraterrestri, ma nella loro energia in brevenell’influenza che, di fattooperano in tutto il settore spaziale, quindi sugli equilibri politici globale, quindi sul la vita di tutti o quasi i cittadini del pianeta Terra, che ne siano consapevoli o meno.

Monopolio extra atmosferico

Come lui stesso ha ricordato ad aprile in un incontro con i dipendenti dell’azienda, dopo averlo effettuato 98 lanci nel 2023 (compresi i primi due test Starship), ovvero 91 in più di quelli effettuati dagli Stati Uniti grazie ad altri operatori, e decisamente più di quelli di Russia e Cina messi insiemenel 2024 SpaceX potrebbe traghettare nello spazio Il 90% della massa lanciata dal mondo totale, rispetto al 6% in Cina e al 4% in tutti gli altri.

Quando Starship sarà finalmente operativa – ecco il primo punto di interesse del vettore feticcio – la percentuale di SpaceX potrebbe farlo salire al 99%, Musk ha detto.

Nel frattempo, l’estrema affidabilità della prospettiva contribuisce alla credibilità della prospettiva Falco 9il gioiello dell’azienda, il vettore con cui SpaceX lo ha dimostrato all’ecosistema spaziale il Santo Graal della riutilizzabilità non era più un mito. È stata una rivoluzione, che ha ridotto drasticamente il costo di lancio per chilogrammo trasportato oltre il cielo – da oltre 65 mila dollari per un viaggio in navetta a ca seimila attuali – e ha applicato allo spazio, un settore tradizionalmente arroccato sulla terra, la filosofia della gestione del rischio e dello sviluppo tecnologico continuo ereditata dalla Silicon Valley contratti a costo variabileO costo aggiuntivoaccessibile a pochi colossi (Boeing, Lockheed Martin e Northrop Grummann su tutti).

 
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