lascia marito e figli – .

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LADISPOLI Gettata sugli scogli dalla corrente. Non c’è stata scampo ieri pomeriggio per Maria Cesarea Petracca, 62enne residente a Capranica, nel viterbese: lascia marito e figli. La sua amica, anch’essa inghiottita, si salvò miracolosamente.

Maria Cesarea Petracca morta, cosa è successo

Tragedia A Ladispolinel tratto di Torre Flavia, uno dei più pericolosi dove in passato si sono verificate altre tragedie. Quella di ieri è avvenuta poco dopo le 16, sotto gli occhi di tanti bagnanti. La donna, insegnante di inglese nella scuola elementare di Capranica e Ronciglione, era in compagnia di una collega di 54 anni, Martina, residente a Ronciglione. Avevano deciso di trascorrere un pomeriggio sul litorale di Ladispola, a pochi metri dalla preziosa area naturalistica della palude. Due chiacchiere, libri in borsa e poi una nuotata sfidando le onde. Il mare, infatti, ieri era mosso, molto proibitivo in un punto molto critico. Secondo il racconto di alcuni testimoni presenti sulla spiaggia, Maria Cesarea venne rapidamente risucchiata e poi sbattuta violentemente sugli scogli dalla forza del mare con raffiche fino a 50 chilometri orari. Una risacca da ponente che li ha trasportati in pochi secondi ad una ventina di metri di distanza nonostante fossero a poca distanza dalla riva. Tanto bastò per risucchiarli all’improvviso, l’insegnante rimase incastrata tra i massi. Un colpo al collo le sarebbe stato fatale, come riferito dai primi soccorritori intervenuti. Attimi infiniti, con l’amica in difficoltà e in balia della corrente ma capace di aggrapparsi a una roccia e restarci fino all’arrivo degli “angeli custodi”. I volontari della protezione civile Delfino arrivati ​​a Torre Flavia e gli elementi della squadra 26A dei vigili del fuoco di Cerenova si sono tuffati e l’hanno liberata dalla barriera antierosione, ma quando non c’era più nulla da fare hanno tratto in salvo Martina che aveva ancora è riuscita a trovare sicurezza da sola. Il personale del 118 ha fatto di tutto per rianimare l’insegnante, purtroppo senza alcun risultato. La collega è rimasta ferita a una gamba e, sotto choc, è stata trasportata all’Ospedale Aurelia: era cosciente e le sue condizioni non erano gravi.

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È in lutto Ronciglione, dove la vittima – che tutti chiamavano Sara – era nota anche per aver organizzato viaggi studio con i ragazzi in Inghilterra durante l’estate. Punto di riferimento per l’intera comunità, ieri la notizia si è diffusa rapidamente e ha lasciato la cittadina sgomenta. Non è stata disposta l’autopsia, la dinamica appare piuttosto chiara: si è trattato di un incidente. Come stabilito dalla Guardia Costiera, diretta dal comandante Cristian Vitale, il Comune ha posizionato dei cartelli per segnalare la pericolosità di quella porzione di spiaggia. Proprio per questo, dal prossimo fine settimana la giunta comunale di Ladispoli, attingendo ai fondi regionali, si attiverà posizionando bagnini con torrette di avvistamento in almeno cinque postazioni sulle spiagge libere tra Ladispoli e Marina San Nicola e a Torre Flavia. A dare ulteriore supporto ci saranno i cani da salvataggio, lo scorso anno Labrador e Golden Retriever si sono rivelati decisivi nel salvare vite umane. Residenti e vacanzieri chiedono però una copertura di sicurezza ancora maggiore.

 
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