“Parliamo del sesso degli angeli” – .

Savona. Polemiche dall’opposizione consiliare a Savona nella prima commissione su proposta dell’avv conferimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange presentata dalla giunta (e approvato dalla maggioranza).

Assange è un giornalista e attivista australiano, cofondatore e caporedattore dell’organizzazione internazionale di informazione no-profit “WikiLaeks”, attualmente detenuto in Gran Bretagna.

«È un atto formale ma significativo sul diritto all’informazione e alla libertà di stampa», spiega l’assessore Gabriella Branca. “La concessione della cittadinanza onoraria da parte della città di Savona – si legge nella delibera – risponde all’appello lanciato da molti esponenti della società civile internazionale, come il Premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel, e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana , ponendosi come omaggio da parte di Savona, Città Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza, per l’impegno morale, civile e sociale profuso, attraverso la pubblicazione di importanti documenti e informazioni rilevanti, al tempo stessooppure promuovere e difendere, con la propria azione, la libertà di stampa come diritto e presupposto irrinunciabile per una formazione equilibrata dell’opinione pubblica mondiale”

«Non è una polemica verso Assange, ma con i problemi che ha Savona credo che si parli del sesso degli angeli», commenta senza mezzi termini l’assessore Maurizio Scaramuzza. Gli fanno eco i colleghi Angelo Schirru e Fabio Orsi. “Sono d’accordo su uno azione globale per la liberazione di questa persona – dice Schirru -. La libertà di stampa è una cosa, la cittadinanza onoraria è un’altra ed è esagerata. Ci affidiamo alle notizie lette dai giornali, non ai documenti che non abbiamo a nostra disposizione. Dagli articoli sembra una persona che divide e sembra aver influenzato le scelte politiche”.

Orsi aggiunge: “Qui ci troviamo a discutere di fronte a condanne emesse da tribunali territoriali dei Paesi occidentali. Tutti possono esprimere un’opinione in merito ma non è opportuno che l’intera cittadinanza prenda posizione senza averne gli strumenti. Ci sono cose più importanti da discutere e sulle cose che ci riguardano da vicino vi piace mettervi delle medaglie a vicenda”.

La maggioranza esprime parere favorevole. L’assessore Marco Ravera sottolinea che “anche alcuni premi Nobel per la pace hanno preso posizione”. La capogruppo Pd Alessandra Gemelli commenta: “Non ce la sentiamo di lavarcene le mani, questa vicenda coinvolge tutti, la libertà di stampa è messa in discussione“.

“È stato punito perché ci ha permesso di avere notizie che altrimenti non avremmo mai avuto. È un’iniziativa dell’Onu, non lo facciamo perché ci piace mettere le medaglie”, ha concluso Branca rispondendo alla minoranza.

 
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