Sei volti nuovi su nove panchine. Come cambiano gli obiettivi delle big? Conte deve rilanciare il Napoli, Fonseca ha la prova più dura. E Thiago Motta punta al 2026

Sei volti nuovi su nove panchine. Come cambiano gli obiettivi delle big? Conte deve rilanciare il Napoli, Fonseca ha la prova più dura. E Thiago Motta punta al 2026
Sei volti nuovi su nove panchine. Come cambiano gli obiettivi delle big? Conte deve rilanciare il Napoli, Fonseca ha la prova più dura. E Thiago Motta punta al 2026

Nato a Fiesole l’8 ottobre 1988, vicedirettore di TuttoMercatoWeb.com dal 2022.

La Serie A sta cambiando volto, soprattutto pensando alle panchine. Dopo una stagione ricca di gioie e dolori, con l’Inter campione d’Italia da una parte e il Napoli decimo dopo aver vinto lo scudetto dall’altra, è arrivato il momento di tirare le somme e progettare il futuro che verrà. Tra le otto squadre che parteciperanno alle prossime coppe europee, cinque in Champions League, due in Europa League e una in Conference, cinque club hanno cambiato allenatore e in vista della Serie A 2024/2025, come saranno gli obiettivi? delle big italiane cambiano? Impossibile non includere anche il Napoli, che è riuscito a convincere Antonio Conte a sedersi sulla panchina azzurra, mentre per tutti gli altri, nonostante il mercato non sia ancora ufficialmente iniziato e manchino ancora due mesi all’inizio della stagione campionato, è già tempo di tracciare la strada verso gli obiettivi da raggiungere, con i nuovi allenatori. Proviamo ora ad andare con ordine.

Simone Inzaghi all’Inter.
La seconda stella sul petto, sopra il tricolore che sarà cucito sulle maglie nerazzurre per la prossima stagione, significherà solo che l’Inter partirà ancora una volta favorita. Il cambio non è stato di panchina ma è stato ancora più grande, visto che il club ha cambiato proprietà, passando da Suning a Oaktree. Marotta è il nuovo presidente, Ausilio e Baccin faranno il trasferimento senza spendere cifre folli, ma in ogni caso Inzaghi avrà il compito di vincere il ventunesimo scudetto, senza dimenticare la Champions League, dove i nerazzurri proveranno a raggiungere la finale. dopo la sconfitta di due edizioni fa contro il Manchester City a Istanbul.

Fonseca ha il compito più arduo.
Il Milan ha scelto Paulo Fonseca come erede di Stefano Pioli e al tecnico portoghese, con un passato alla Roma, spetterà il compito più difficile. Sarà difficile fare meglio del suo predecessore in campionato, visto il secondo posto nel campionato appena concluso. Più facile farlo in Europa, con l’eliminazione prima degli ottavi che potrebbe essere migliorabile, ma senza dimenticare la semifinale del 2023. Ma l’aspetto più importante sarà il luogo: riuscirà Fonseca a riportare il sorriso e la voce al popolo rossonero? Il suono del silenzio era una pillola troppo amara.

Thiago Motta punta al 2026.
Dopo una fantastica stagione al Bologna, Thiago Motta è approdato alla Juventus. Allegri è partito con ancora una Coppa Italia all’attivo e la qualificazione alla Champions League e la società non chiederà di più, almeno per il primo anno, all’ex centrocampista. L’obiettivo scudetto però è solo rinviato: nel 2026 la sua Juventus dovrà gareggiare, ma non basterà. Dovrà vincere il tricolore.

È tornato Antonio Conte.
Sicuramente più facile il compito di Antonio Conte al Napoli. Difficile, praticamente impossibile, fare peggio di quest’anno. Con il tricolore sul petto gli Azzurri hanno chiuso al decimo posto, fuori dalle coppe. Un vantaggio avere la settimana libera, ma anche una responsabilità maggiore. Il mercato sarà fondamentale per capire le ambizioni degli azzurri, con Osimhen in partenza e Di Lorenzo in rottura con De Laurentiis. Piccole chiacchiere comunque: l’obiettivo, se non sarà lo scudetto, sarà arrivare tra i primi tre.

I romani.
Da una parte Daniele De Rossi, chiamato a confermarsi dopo l’ottimo avvio alla Roma, dall’altra Marco Baroni che dopo il miracolo all’Hellas Verona (salvezza dopo il fuggi fuggi di gennaio) ha l’opportunità di carriera alla Lazio. L’obiettivo per entrambi i club sarà la qualificazione alla Champions League. Il percorso europeo sarà però altrettanto importante. Per prestigio e non solo.

Gasperini la solita mina vagante.
E poi c’è Gian Piero Gasperini. E poi c’è l’Atalanta. Se il campionato appena concluso fosse durato un altro mese forse anche l’Inter si sarebbe spaventata un po’. La Dea vinse l’Europa League sconfiggendo l’imbattibile Bayer Leverkusen, facendo sapere al mondo intero di essere diventata ufficialmente una big del calcio europeo. Lo scudetto può diventare realtà? Chissà, ma la cosa certa è che per Gasp non ci sono limiti.

Italiano-Palladino: passato, presente e futuro.
Infine Bologna e Fiorentina. I giocatori bolognesi giocheranno la Champions League, con l’ex tecnico viola, Vincenzo Italiano. Che sa benissimo come andare fino in fondo alle competizioni, viste le tre finali raggiunte negli ultimi due anni, ma che invece dovrà togliere l’etichetta di perdente, visto lo stesso numero di sconfitte tra Coppa Italia e Coppa Italia. , uno, e la Conference League, due. Fare meglio di Thiago Motta sarà molto complicato, ma Italiano ha raccolto la sfida. Discorso simile per Raffaele Palladino, subentrato alla Fiorentina: la società dovrà aiutarlo, il mercato dovrà essere importante. Ai viola serve una rivoluzione, e sarà un test importante anche per l’ex Monza.

 
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