Carrara, chiede soldi per la benzina mostrando la pancia incinta ma è una truffatrice seriale – .

CARRARA – Lei è una truffatrice seriale anche se riesce a estorcerle qualche decina di euro alla volta, è palesemente e in stato avanzato di gravidanza e il suo è un caso che forse merita di essere portato all’attenzione dei servizi sociali. Ma veniamo ai fatti. L’ultimo episodio risale a domenica scorsa: nella notte tra domenica e lunedì, per la precisione. Era circa l’una quando un cittadino di Carrara che preferisce restare anonimo, trovandosi al distributore di benzina nei pressi di via Lunense a Marina di Carrara, è stato avvicinato da questa ragazza: è sulla trentina ed è piccolina. Dice che deve andare a Noa per partorire ma non ha soldi per la benzina e chiede 15 euro. Sgancia anche l’ultimo bottone della camicia e mostra il pancione.

Il nostro sfortunato le regala 20 euro con l’accordo di rivedersi nello stesso posto qualche giorno dopo. Non si presenterà all’appuntamento. Il cittadino poi si informa e scopre che molto probabilmente si tratterebbe di una ragazza già ben nota alle forze dell’ordine e non solo, anche a molti cittadini per il grande passaparola, perché truffa ormai da anni, con vari sistemi. Come ad esempio, agendo lungo Viale Vespucci (la via dei bagni per intenderci) entrando nei bar degli stabilimenti, dicendo di essere la cameriera del vicino locale e chiedendo banconote per il resto, assicurando che avrebbe poi restituito le somma. Tutte piccole somme che riesce ad estorcere più volte esibendosi in questi giochetti, anche avvicinando persone anziane.

Sarebbe già stata fermata dalla polizia e addirittura condannata. Ci racconta la vittima della truffa di domenica: «Ma, come prevede l’articolo 146 del Codice penale, è stata rilasciata perché incinta». A quanto pare, la ragazza vivrebbe di espediente, arrivando addirittura, se non a prostituirsi, a cercare di adescarsi per facilitare la truffa. Il cittadino quindi, rendendosi conto di essere stato ingannato, preoccupato che altri possano cadere nella truffa di questa ragazza e pensando al bambino che sta per arrivare, lancia l’allarme avvertendo e chiedendo se magari i servizi sociali possono intervenire in qualche modo, per aiutare la ragazza, vista la situazione di profondo disagio sociale.

 
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