Si chiamava Aurora e aveva solo 9 anni, la bambina morta a Montesilvano, uccisa dal Frecciarossa che correva da Pescara a Milano. Aveva solo nove anni, Aurora, e quando arrivò alla stazione, insieme alla mamma Jeidi, forse immaginava di dover partire. Stava stringendo forte la mano di sua madre, quando lei, la donna di cui più si fidava al mondo, decise di spegnere per sempre quell’angoscia infinita contro la quale lottava da tempo. Le immagini delle telecamere non lasciano spazio a dubbi: la quarantenne ha deciso di suicidarsi, trascinando con sé la figlia. Morirono in un attimo, dilaniati dal treno. Una morte orribile, che lascia tutta una serie di interrogativi, a cui le indagini della Procura cercheranno di rispondere. È noto che Jeidi, cubana ma in Italia da anni, stava seguendo un percorso di aiuto psicologico, per combattere la sua depressione. Aveva un marito, italiano, e quella dolce figlia, alla quale dedicava attenzioni e amore. Cosa sia successo, perché all’improvviso abbia deciso di farla finita, uccidendo se stessa e Aurora, non è noto. Non ha lasciato appunti o spiegazioni. Solo un enorme vuoto. Il sindaco di Montesilvano ha proclamato il lutto cittadino e ha annullato tutti i festeggiamenti per la sua rielezione. Sul binario due della stazione di Montesilvano c’è un mazzo di fiori con un cartello “Vola libera piccola Aurora”.
For Latest Updates Follow us on Google News
