Il nuovo impianto idrico di Moncalieri nel mirino dei ladri di rame. Ma questa volta vincono i vigilantes – .

Il nuovo impianto idrico di Moncalieri nel mirino dei ladri di rame. Ma questa volta vincono i vigilantes – .
Il nuovo impianto idrico di Moncalieri nel mirino dei ladri di rame. Ma questa volta vincono i vigilantes – .

MONCALIERI. I ladri hanno colpito anche il cantiere dello sfioratore di Moncalieri. L’opera idraulica più importante della storia della città, che sarà finalmente operativa dal prossimo mese. Pochi giorni fa ignoti si sono impossessati di tutti i cavi in ​​rame dell’impianto elettrico che doveva essere installato. Pochi chili di “oro rosso” che ovviamente hanno portato problemi al proseguimento del cantiere. Dopo le segnalazioni del caso, l’impresa edile ha deciso di ingaggiare dei vigilantes per vigilare la zona, soprattutto nelle ore serali. Nei giorni scorsi il Comune ha trovato i fondi per installare le telecamere di sorveglianza. Oltre a cercare di “blindare” l’impianto elettrico con armature di cemento. «Una volta entrato in funzione il canale – spiega l’assessore Angelo Ferrero –, la parte che ospita il maxi impianto elettrico, necessario per la chiusura e l’apertura delle paratie in caso di allarme acqua, sarà coperta da occhi elettronici per evitare sorprese. Lavoriamo da anni su un progetto simile e non possiamo rischiare che diventi preda di malintenzionati”.

Sono 20mila i moncalier che beneficeranno del canale di scolo: «La fase di collaudo sta finendo – spiega l’assessore –, a luglio sarà il momento del taglio del nastro. I problemi idraulici che hanno causato le alluvioni del 2016 e del 2019 non saranno più un tragico ricordo del passato”. Un cantiere andato avanti per cinque anni con una spesa di quasi 10 milioni di euro. Gli interventi si trovano sulla sponda destra del Po, nel tratto compreso tra la foce del canale Ficca (dove sono stati rubati i cavi di rame) e i ponti sul grande fiume. Lo sfioratore sarà lungo 300 metri, con stazioni di sollevamento realizzate appositamente per impedire alle acque fognarie di scaricare correttamente in caso di piena e finire allagando le zone lungo l’asse di Corso Savona e Strada Genova, in Borgo Aje e Borgo Vittoria. I sottopassi di via Tiro a Segno e strada Brandina sono stati da tempo allarmati con segnali sonori e sbarre pronte a chiudere in caso di allagamento. Il canale sarà parallelo alla linea ferroviaria, con raccolta delle acque nella zona di Borgo Aje. Nei pressi dell’Agenzia delle Entrate in corso Savona ci sarà anche una maxi stazione di pompaggio.

Moncalieri aspettava quest’opera dal 2000, ma ha dovuto subire due alluvioni prima di vedere il progetto esecutivo e l’avvio dei cantieri. Nel frattempo arrivarono i disastri, con famiglie che persero tutto e interi villaggi inondati dalle acque impetuose. «Non dobbiamo dimenticare che un progetto di questa importanza – aggiunge l’assessore – ha dovuto sopportare tanti ostacoli imprevisti: come la pandemia, l’aumento dei costi delle materie prime a causa della guerra in Ucraina e l’inflazione. Insomma, il viaggio non è stato facile, ma siamo arrivati ​​alla fine. Si comprenderà quindi che data l’importanza capitale dello sfioratore, il controllo degli strumenti tecnici dovrà essere costante. Dopo tutto il lavoro svolto non possiamo permetterci di non riuscire a metterlo in funzione in caso di necessità perché i cavi elettrici sono stati strappati per rubare il rame”. Nell’ultimo periodo diverse opere pubbliche della provincia sono state prese di mira per lo stesso motivo: come l’acquedotto di Rosta, che per due volte nel giro di poche settimane è stato letteralmente saccheggiato dai predoni, finendo fuori uso.

 
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