Il G7 si conclude in Puglia. Il presidente Meloni fa il punto e spegne le polemiche – Euractiv Italia – .

Da Savelletri/Fasano – “L’Italia ha dimostrato ancora una volta di saper organizzare eventi di questa straordinaria importanza”, è il commento della presidente Meloni alla chiusura del G7. E sul mancato riferimento esplicito all’aborto nella dichiarazione finale: “Il governo italiano non ha fatto alcun passo indietro su aborto, legislazione LGBTIQ e ‘compagnia di canto’. La storia non corrisponde alla verità”.

Il vertice del G7 in Puglia si è concluso con una conferenza stampa del presidente Meloni. Dal 13 al 15 giugno i leader di Francia, Germania, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Giappone e Unione Europea hanno discusso i principali dossier internazionali, dal sostegno all’Ucraina allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Nel resort extra lusso “Borgo Egnazia” nel comune di Savelletri (Fasano, provincia di Brindisi) il Presidente del Consiglio ha tracciato il suo bilancio del G7, sottolineando il lavoro di squadra e ringraziando chi ha lavorato all’organizzazione. Il primo pensiero va all’ambasciatrice Elisabetta Belloni, capo della delegazione diplomatica italiana e principale redattrice del testo delle conclusioni finali (da qui il soprannome di “sherpa”). E poi “ai pugliesi e alle istituzioni locali”, perché “ci hanno permesso di vedere i grandi del mondo parlare di sfide globali in un villaggio”. La Meloni ha rivendicato la scelta di «ricordarci che non siamo capaci di affrontare quelle sfide senza partire dalla nostra identità».

Analizzando la dichiarazione finale, secondo il primo ministro si tratta di “un documento ampio, estremamente significativo, che contiene molti impegni concreti”. Ne citi alcuni, i più delicati per il governo italiano: la difesa del sistema internazionale e il sostegno all’Ucraina; sostegno alla proposta di mediazione statunitense in Medio Oriente (cessate il fuoco a Gaza, liberazione degli ostaggi e assistenza immediata alla popolazione, per realizzare la prospettiva di una soluzione “due popoli, due stati” tra Israele e Palestina); approccio antropocentrico all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (“l’uomo resta il fine ultimo dell’uomo”), attraverso la diffusione di un marchio che certifichi il rispetto di un codice di condotta condiviso, identificabile dai consumatori.

La Presidente Meloni ha riservato la maggior parte del suo intervento ai due temi chiave della presidenza italiana: il rapporto dell’Occidente con il continente africano e la governance dei flussi migratori.

“L’Occidente non è contro il resto del mondo”

La Meloni rivendica il riconoscimento internazionale del Piano Mattei per l’Africa del governo italiano e lo sforzo di creare sinergie tra le diverse iniziative di cooperazione allo sviluppo e di investimento esistenti nei paesi terzi, per un “nuovo partenariato paritario, per consentire a queste nazioni di crescere con le risorse che già possiedono .”

Il Primo Ministro ha inoltre presentato alcune nuove iniziative lanciate dal G7 nel campo della sicurezza alimentare, dell’energia e dello sviluppo delle infrastrutture, così da aumentare la partecipazione dei Paesi africani alle catene del valore.

Migrazioni: affrontare le cause, ridurre le partenze, contrastare la tratta di esseri umani

Dopo il record della partecipazione di un pontefice al G7, Meloni non nasconde per la prima volta la sua soddisfazione: aver inserito nella dichiarazione finale “l’impegno ad affrontare le cause profonde delle migrazioni”, in modo tale da garantire” il diritto a non essere costretto a lasciare la tua casa, la tua terra, per trovare lì le condizioni della tua realizzazione”.

Ricordando i magistrati antimafia Giovanni Falcone (“segui il denaro, trovi la mafia”) e Paolo Borsellino, il presidente del Consiglio annuncia una nuova collaborazione nella lotta contro i trafficanti di esseri umani (“l’attività più redditizia delle organizzazioni criminali”). “Se li colpiamo seguendo i proventi – spiega Meloni – possiamo combattere gli schiavisti del terzo millennio”. Sarà poi compito dei ministri dell’Interno dei Paesi del G7 redigere le regole di un nuovo piano d’azione e armonizzare la legislazione nazionale esistente, e consentire la condivisione delle informazioni e lo scambio di intelligence.

Le politiche climatiche non devono incidere sulla competitività

Spazio, infine, anche per la lotta al cambiamento climatico “sul quale è necessario mantenere alta l’ambizione, senza però adottare posizioni ideologiche o preconcette”. Alludendo alla Cina, il Primo Ministro chiarisce che “non possiamo cadere nel paradosso di proteggere l’ambiente, a vantaggio delle nazioni concorrenti con noi, che adottano pratiche commerciali aggressive a scapito dell’ambiente”.

Sempre sulla Cina, in continuità con la precedente presidenza giapponese del G7, Meloni ribadisce l’apertura al dialogo con Pechino a condizione che “le nostre imprese debbano poter competere alle stesse condizioni”. Nelle prossime settimane è proprio il Primo Ministro a confermare che incontrerà il presidente cinese Xi Jinping. La data è ancora da definire.

Il piano di pace di Putin? ‘Propaganda’. La polemica sull’aborto? ‘Non esiste’

Nella parte delle domande riservate alla stampa, il Primo Ministro commenta il piano di pace presentato da Putin in risposta all’impegno del G7 di sostenere finanziariamente l’Ucraina: “Mi sembra più un’iniziativa di propaganda che un avvio di negoziati. Non mi sembra efficace chiedere all’Ucraina di ritirarsi dall’Ucraina. Se si vuole la pace, è sufficiente che la Russia ritiri le sue truppe”.

Sul caso “aborto” denunciato dal presidente della Repubblica francese Macron, cioè l’assenza di un riferimento esplicito alla promozione del diritto all’aborto nella dichiarazione finale, Meloni ribadisce: “Nei documenti finali le cose che si danno per concessi non si ripetono ‘uguali uguali’. La polemica è stata costruita in modo artificioso, ma non c’è stata durante il vertice e nelle conclusioni”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Nuovo centro sportivo a Brescia: – .
NEXT Aldo Festante è andato a punti nella prova di Imola valida per la Porsche Carrera Cup Italia – .