Ad Avigliano grande festa per il Patrono San Vito! Auguri a coloro che portano il suo nome – .

Ad Avigliano grande festa per il Patrono San Vito! Auguri a coloro che portano il suo nome – .
Ad Avigliano grande festa per il Patrono San Vito! Auguri a coloro che portano il suo nome – .

Ad Avigliano inizia i festeggiamenti in onore di San Vito.

Ogni anno infatti si celebra la festa patronale 14 e 15 giugnoproprio in onore di Santo Patrono della città.

Le celebrazioni si snodano tra due programmi: uno religioso e l’altro civile.

Eventi religiosi comprendono le Sante Messe, il Santo Rosario, le Confessioni (penitenza), le benedizioni, la processione in onore del Santo per le vie della città.

San Vito è un santo martire vissuto a III-IV secolo d.C e, nonostante sia stato uno dei santi più venerati nel Medioevo, di lui non si hanno notizie certe.

Questo è quanto si legge su sanvitoavigliano.it, dove si afferma che San Vito nacque nel 285 e morì il 15 giugno 304.

VitoSiciliano di nascita, a soli sette anni compì un’enormità di prodigi, tanto che il governatore Valeriano lo fece arrestare, tentando con le minacce di farlo abiurare alla fede cristiana.

A lui si unì anche il padre, un pagano convinto.

Tuttavia, per il piccolo Vito, furono molto più preziosi gli esempi di coraggio e di lealtà del maestro Modesto e della sua nutrice Crescenza, che furono suoi compagni di prigionia.

La loro fedeltà fu premiata da Dio, che mandò un Angelo a liberarli.

Tutti e tre trovarono rifugio in Lucania, dove continuarono con parole e prodigi a testimoniare il loro amore per Cristo.

La fama di questi prodigi raggiunse la corte dell’imperatore Diocleziano, il cui figlio soffriva di epilessia.

Vito fu quindi chiamato a Roma, dove guarì il giovane, ma come ricompensa fu sottoposto a tortura per fargli rinnegare la sua fede. Ancora una volta, l’Angelo inviato dal Signore lo liberò e lo riportò in Lucania, dove egli, insieme a Modesto e Crescenza, offrì la suprema testimonianza di fedeltà a Cristo, fino al martirio.

Si dice anche che Vito, insieme ai suoi precettori Modesto e Crescenza, fu giustiziato, senza alcuna pietà, da Diocleziano, su proposta del padre pagano. Ciò avveniva nell’antica Lucania, precisamente nel punto in cui il fiume Tanagro confluisce nel fiume Sele.

San Vito è oggi invocato per allontanare il male che da lui prende il nome“la danza di San Vito”, cioè la corea, o anche contro i morsi di bestie velenose o idrofobe.

L’Associazione Culturale e Ricreativa sottolinea inoltre che l’origine del culto dell’ San Vito ad Avigliano non ha una data certa, ma sicuramente si tratta di un culto molto antico, che risale con certezza ai secoli precedenti il ​​1500.

Risale infatti al 1500 l’attuale cappella, che sorge sui ruderi dell’antica primitiva chiesa. La cappella venne ristrutturata e poi ulteriormente modificata nella facciata e con la costruzione dell’attuale campanile, avvenuta negli anni ’50.

Come ogni anno, il Il 15 giugno gli animali si raduneranno per la benedizione davanti alla chiesa dedicata al santoessendo San Vito, protettore degli animali ed in particolare dei cani (infatti il ​​santo appare sempre accompagnato da uno o più cani che affiancano la sua figura).

Il programma civile, tuttavia, si svolge tra le prestazioni di bande musicali provenienti da diverse città, a partire dalla mattina, per le vie del centro; spettacoli musicali orchestrali; spettacoli di cabaret; gruppi folcloristici; il conosciuto “Corteo Storico di San Vito” (14 giugno) e al termine dei festeggiamenti (sempre il 15) fuochi d’artificio sulla città e concerto dal vivo.

Questo è il manifesto del programma religioso e civile.

 
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