niente cibo per i piccioni, le regole del piano di polizia urbana – .

niente cibo per i piccioni, le regole del piano di polizia urbana – .
niente cibo per i piccioni, le regole del piano di polizia urbana – .

Fuochi d’artificio fastidiosi di notte. C’è l’inasprimento delle norme di polizia urbana. Soprattutto in estate, sono innumerevoli le segnalazioni di residenti della capitale esasperati dallo scoppio dei fuochi d’artificio anche dopo la mezzanotte. Molti ne chiedono la messa al bando. Una brutta abitudine diffusa ormai da tempo, non solo a Salerno e che vede festeggiamenti di ogni genere concludersi con lo scoppio di incendi. Piacevole alla vista dei presenti ma fastidioso per chi abita nelle zone circostanti e soprattutto per chi si ritrova immerso nel sonno profondo. Gli incendi, soprattutto quelli che esplodono di notte, svegliano dal sonno coloro che vivono nelle vicinanze, facendoli letteralmente sobbalzare dallo spavento in alcuni casi. E così, il prossimo regolamento di polizia urbana, giunto a conclusione di un lungo percorso di approfondimenti e revisioni nel corso delle commissioni consiliari, si appresta a definire e regolamentare anche questa abitudine che rende impazienti i salernitani alla ricerca del sonno. L’articolo 5 comma 2 lettera “l” della proposta di regolamento prevede espressamente che è “vietato” accendere e far esplodere fuochi d’artificio in città. «È vietato far esplodere fuochi d’artificio in luoghi pubblici o aperti al pubblico o destinati alla pubblica utilità, fuori dei casi e nei limiti previsti da specifiche autorizzazioni», si legge nel comma dell’articolo 5 della bozza. Inoltre, è vietato “accendere fuochi sulle pubbliche strade o gettare oggetti accesi negli spazi pubblici e nei luoghi di pubblico passaggio”. Un problema, quello dei fuochi notturni, che si accentua in questi mesi estivi, quando le feste sono più frequenti e la gente a volte dorme con le finestre aperte a causa del gran caldo.

LA CURIOSITÀ

Ma non esiste solo il divieto di esplosione dei fuochi d’artificio. L’articolo 5 precisa che «nei luoghi pubblici o aperti al pubblico si fa divieto per chiunque di adottare comportamenti che possano costituire pericolo per l’incolumità delle persone, per le loro attività o per la loro libera e pacifica circolazione, turbare la quiete pubblica e/o arrecare molestie o molestie». Inoltre, «per salvaguardare l’incolumità e il decoro della città, è vietato: collocare, affiggere o appendere alcuna cosa sul suolo pubblico e, dove non autorizzato, su cose altrui; svolgere giochi, competizioni di qualsiasi genere sulle strade pubbliche o aperte al pubblico transito, compresi marciapiedi e portici, quando possano arrecare intralcio o disturbo, costituire pericolo per sé o per gli altri, arrecare danno a persone o cose; lanciare o posizionare volantini o simili sui veicoli parcheggiati sul suolo pubblico; spostare, manomettere, rompere o sporcare i contenitori dei rifiuti; andare in campeggio o soggiornare in tende, veicoli, baracche o ripari di fortuna”. Altro divieto espresso dall’articolo 5 è quello relativo ai bivacchi, spesso iscritti anche in sede Piazza San Francesco. «È vietato – si legge – effettuare assembramenti e/o bivacchi su suolo pubblico, con possibile abbandono di residui e/o contenitori di alimenti. La Polizia Municipale può allontanare i trasgressori, ferma restando la possibilità di sequestro dei veicoli e delle attrezzature utilizzate, ai sensi dell’articolo”.

Prestare attenzione inoltre a comportamenti che possano violare l’igiene cittadina, come ad esempio “lanciare qualsiasi tipo di cibo contro gli uccelli selvatici ed in particolare contro i piccioni (columbia livia domestica) presenti allo stato selvatico nel territorio comunale; abbandonare gli alimenti destinati agli animali, se ciò non è consentito dal regolamento comunale per la tutela degli animali; far bere gli animali direttamente agli erogatori delle fontanelle pubbliche”.

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La mattina

 
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